«Consorzio a rischio» E Miani si rivolge a un legale torinese

CAIAFFA TESSERA: COMUNE DI VENEZIA E SAVE AEREOPORTO MARCO POLO PRESENTANO IL NUOVO MASTER PLAN PER L'AREA AEROPORTUALE DI TESSERA - MASSIMO MIANI IL COSTRUTTORE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DEL PROGETTO..01/04/2008 © LIGHTIMAGE
CAIAFFA TESSERA: COMUNE DI VENEZIA E SAVE AEREOPORTO MARCO POLO PRESENTANO IL NUOVO MASTER PLAN PER L'AREA AEROPORTUALE DI TESSERA - MASSIMO MIANI IL COSTRUTTORE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DEL PROGETTO..01/04/2008 © LIGHTIMAGE

Il Consorzio Venezia Nuova avanza almeno 800 milioni di euro dallo Stato. Ma è in crisi di liquidità e a rischio fallimento. Perché non riesce a far fronte ai costi della struttura. Per questo, il commissario liquidatore Massimo Miani ha chiesto un parere allo studio legale di Stefano Ambrosini, avvocato torinese con studi anche a Roma, Milano e Vicenza.

«Occorre avere al più presto risposte precise dalle istituzioni», consiglia in sostanza Ambrosini, «perché anche il liquidatore potrebbe correre nel caso di insolvenza del Consorzio il rischio di doverne rispondere in sede penale. Ipotesi che per adesso non è sul piatto. Il Consorzio avanza soldi dallo Stato. Ma anche dalle grandi imprese che ne facevano parte (Mantovani, Condotte e Fincosit-Mazzi), per le tante cause in corso sul risarcimento danni. Lo stato di insolvenza, scrive il legale, si somma alla condizione di deficit patrimoniale. E occorre al più presto cercare i rimedi.

Una decisione importante, quella che Miani dovrà assumere nelle prossime settimane. Insieme al destino di 250 dipendenti dl Consorzio e delle sue aziende Thetis e Coma srl.

Intanto, dopo aver licenziato i consulenti, Miani si è rivolto anch’egli a consulenti fidati. Tra cui l’avvocato giuslavorista veneziano Sandro Grandese, la commercialista Giovanna Ciriotto. E l’avvocato Ambrosini. Figura balzata alla ribalta delle cronache anche per essere stato coinvolto nell’indagine sul fallimento dell’impresa edile Astaldi, acquisita dal gruppo Salini. La Finanza e il pm Ielo avevano scoperto un aumento anomalo delle parcelle dei commissari liquidatori, aumentate da 21 a 36 milioni di euro. —



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