Confermato il sequestro dei due yacht

Erano stati trasformati in bed and breakfast. Il Tribunale del riesame ha respinto il ricorso

VENEZIA. Il Tribunale del riesame presieduto dal giudice Angelo Risi ha respinto il ricorso degli avvocati Giorgio e Costantino Simeone, che chiedevano il dissequestro dei due yacht «Sarah» e «Fortebraccio» sequestrati dai carabinieri a Sacca Fisola due settimane fa. Con il loro provvedimento i giudici veneziani confermano la bontà delle indagini coordinate dal pubblico ministero veneziano Francesco Crupi, che ai tre indagati ha contestato con il decreto di sequestro preventivo di aver organizzato l'attività di affittacamere in assenza del permesso di costruire e del nulla osta ambientale: i carabinieri hanno appurato che da almeno un anno le due lussuose imbarcazioni non avevano lasciato i loro attracchi e da alcune settimane avevano ripreso ad ospitare clienti, ai quali venivano affittate le cabine - a confermarlo anche i siti internet attraverso i quali era possibile prenotare - come se si trattasse di camere d'albergo o di un bed & breakfast. Inoltre, i tre devono rispondere di aver effettuato scarichi di acque reflue in laguna senza alcuna autorizzazione e, infine, avrebbero omesso di dare comunicazione alla Questura dell'identità dei loro ospiti, obbligo che la legge prevede.

Gli indagati sono Orlando Gaiotto (64 anni, di Pramaggiore) proprietario della «Sarah» con la società «Sarah Cruise», Emilio Beretta (66 anni, di Cesano Boscone) proprietario della «Fortebraccio» con la «Italiana Crociere», e l'ucraina residente al Lido Nelya Marlok (34 anni), che con la ditta individuale «La Serenissima» gestiva l'attività di affittacamere a bordo delle due imbarcazioni attraccate a Sacca Fisola, nel canale dei Lavraneri, proprio di fronte al Molino Stucky. Ieri, gli avvocati Simeone, padre e figlio, avrebbero affermato, tra l’altro, che i due yacht si sarebbero mossi abbandonando il loro attracco per una giornata, ma è probabile che non siano state presentate le prove di questo giro in laguna.

Le due imbarcazioni attraccate a Sacca Fisola non sono le uniche adibite ad affittacamere: in rete se ne possono trovare altre sotto la dicitura «Boat and Breakfast» ed probabile che non tutte abbiano le autorizzazioni che sono richieste a qualsiasi attività turistica. Il sequestro di «Sarah» e «Fortebraccio», quindi, potrebbe essere il primo e dare il via ad una serie di altri sequestri.

Giorgio Cecchetti

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