Condominio al posto di una villa
MOGLIANO. La metamorfosi del tessuto urbano che piace al mercato, ai costruttori, ma un po’ meno ai cittadini. Apre in via Barbiero l’ennesimo cantiere delle polemiche. «Lì dove c’era la villetta, ti costruisco il condominio»: è un copione già visto, ma che regolarmente non manca di creare indignazione e che nessuno, ai piani alti del comune di Mogliano, sembra voler davvero impedire. L’intervento edilizio porta la firma, ormai conosciutissima, dell’impresario moglianese Federico De Lazzari. La sua ultima palazzina, residence “San Felice"”all’angolo tra via Ragazzi del ’99 e via Casoni, nel quartiere Est, per mesi ha alimentato polemiche e proteste dei comitati. Ma non è servito a niente.
Operazioni simili, negli ultimi anni, sono spuntate come funghi: da via IV Novembre a via Tavoni, da via Svevo a via Trevisanato. E per la nuova puntata di questa che ormai è una vera e propria saga a capitoli ci spostiamo in via Barberio, in prossimità dell’ufficio centrale delle poste: «Tutto ecocompatibile, di alta tecnologia e risparmio energetico», recita la descrizione sul sito della ditta, «nella via più prestigiosa di Mogliano, a ottobre del 2015 è cominciata la progettazione per la costruzione di un infrastruttura dedicata all’uso commerciale, direzionale e residenziale». Si chiama residence Boulevard. Ma di fatto con le sue imponenti cubature e i tre piani di altezza, con il vero boulevard di via Barbiero, dal punto di vista estetico, ha ben poco a che fare.
E mentre la città cambia, invasa dal cemento, la giunta Arena, appare ancora lontana dall’approvare il nuovo Pat. (m.ma.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia