Con 30 mila euro di canone 400 mila euro di ricavi lordi

Un chiosco attiguo alla spiaggia
Un chiosco attiguo alla spiaggia
 
JESOLO.
Un business davvero interessante che frutta ogni anno milioni di euro di fatturato. Chioschi sulle spiagge, consorzi di gestione degli arenili, più in generale qualsiasi attività economica sulla spiaggia. Attualmente un consorzio di gestione arenili medio, con circa 2 mila ombrelloni e che si estende su una superficie di 30 mila metri quadri, paga un canone di 28-30 mila euro annui, con fatturati attorno ai 400 mila lordi. I soci precisano sempre che il guadagno è limitato perché sempre reinvestito negli arredi e l'ammodernamento delle spiagge. Un chiosco ne paga circa 1000 di canone per una struttura di 90 metri quadri circa che salgono a 2 mila se aggiungiamo l'area esterna. Chioschi situati in zone centrali e affollate del litorale possono fruttare, si dice, fino a 100 mila euro «puliti» all'anno. Piccole industrie le cui licenze venivano vendute fino a qualche anno fa anche 700 mila o addirittura 1 milione di euro. Da un paio d'anni a questa parte, però, il vento è cambiato. E' aumentata la concorrenza, la gente non spende più quando arriva in spiaggia, ci si sono messe anche le diete sempre più diffuse, tanto che le categorie parlano di incassi addirittura più che dimezzati, complici oltretutto vacanze più brevi e concentrate, fine settimana di tempo instabile e la crisi del turismo che ha limitato le presenze ed i soggiorni balneari in tutta Italia. (g.ca.)

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