«Commissione d’inchiesta straordinaria»

La Prima Commissione, presieduta da Monica Sambo, esaminerà martedì prossimo la proposta di delibera, presentata dai due consiglieri del Gruppo Misto, per «l’istituzione di una commissione consiliare straordinaria d'indagine sulla situazione e l'ipotesi di ricupero e sviluppo dell’area dei Pili». Si tratta dell’area di proprietà di “Porta di Venezia spa” che fa capo al gruppo Umana spa del sindaco Brugnaro per la quale si potrebbe creare un “conflitto di interesse” tra la sua funzione pubblica di sindaco e quella di imprenditore privato interessato allo sviluppo economico di quest’area, a cominciare dalla costruzione di un Palasport per la Reyer, anch’essa di sua proprietà.
Per scrollarsi di dosso ogni conflitto di interesse, Brugnaro ha messo in “blind trust” la Lb Holding spa in cui ha fatto confluire tutte le sue società controllate, per evitare confusioni. Lui stesso però aveva affermato durante la campagna elettorale: «Se sarò sindaco, nell’area dei Pili non sarà realizzato né sviluppato alcun intervento”.
Ma il “blind trust” è visto da molti come uno stratagemma di facciata per togliere dal sindaco il sospetto di conflitto di interessi, senza di fatto cambiare nulla nella gestione delle sue società.
Se martedì prossimo la Prima commissione deciderà di portare in Consiglio la delibera, spetterà al Consiglio stesso dire l’ultima parola, approvandola o bocciandola. La delibera potrà essere approvata, nel segno della massima trasparenza, o bocciata del tutto, a patto che ci siano i voti favorevoli dei consiglieri fucsia se, come sempre hanno fatto finora, si atterranno a quello che Brugnaro indicherà loro sull’avvio o meno di una commissione di inchiesta sul suo firmamento di società private che in totale fatturano circa 600 milioni di euro, debiti a parte.
La richiesta di una commissione straordinaria d’inchiesta è stata richiesta due mesi fa dai consiglieri del Gruppo Misto, Ottavio Serena e Renzo Scarpa, secondo i quali «la situazione dell’area dei Pili va attentamente valutata in una apposita commissione comunale che abbia il tempo e le possibilità di approfondire la gran mole di atti cercando di separare la questione dei conflitti di interesse del sindaco da quelle più importanti per i cittadini di salute pubblica, ambientale e di destinazione e sviluppo urbanistico».
«Una discussione che non si è potuta fare nel consiglio straordinario del 5 febbraio scorso» aggiungono i due consiglieri, auspicando che tutti i consiglieri comunali confermino una reale trasparenza «In quel consiglio si è finito per parlare della coppa della Reyer e non sono stati analizzati i documenti esistenti e nemmeno si sono potute valutare attentamente le competenze sull’area tanto che il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia che ha invitato l’amministrazione comunale a non compiere atti illegittimi». (g.fav.)
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