I commercianti contro le passerelle a San Marco: piano del Comune per rimuoverle
Mose in azione solo alla bocca di Lido e Piazza all’asciutto. Tokatzian: «Tavole usate per i pic nic»

Nuove polemiche in città per il sollevamento del Mose che si è attivato solo alla bocca di Lido evitando l’allagamento delle parti più basse della città e la chiusura del canale della Scomenzera, scatenando al tempo stesso le reazioni dei commercianti di piazza San Marco. Ancora una volta sono le passerelle, ieri comparse puntualmente nell’area marciana in mezzo ai tavolini, a portare nuove proteste: «Che senso ha continuare a metterle se il Mose viene sollevato?», sintetizza Claudio Vernier, titolare del bar Al Todaro ed ex portavoce dei commercianti della Piazza, «in questo modo diventa un danno economico per le attività e un problema di decoro per la città».
Con la Piazza completamente all’asciutto, quelle passerelle sono diventate in effetti comode panchine per turisti. Qualcuno ne ha approfittato anche per mangiare uno spuntino. Insomma, non certo per camminare sopra le acque di una Piazza che allagata non lo era affatto. «Diventano dei tavoli per fare pic nic», denuncia Setrak Tokatzian, presidente dell’associazione Piazza San Marco, «così è solo un ricettacolo di immondizia». Dopo le proteste, il tema sarà trattato durante un incontro tra il Comune e i rappresentanti della Piazza.
Che qualcosa sul tema si stia muovendo, in Comune, lo dimostra il fatto che entro la stagione in corso - come era già stato annunciato nei mesi scorsi - si arriverà a una riorganizzazione del sistema di posa della passerelle. In concreto, la proposta che sarà vagliata dalla giunta è di rimuovere il 25% delle passerelle (circa 1 km di assi sulle 4 totali) che oggi sono dislocate in calli e campielli. Si tratta di quelle assi impiegate per maree superiori ai 110 centimetri. Ormai grazie al Mose (ieri è stato il cento e decimo sollevamento), di maree di quella portata in città non se ne vedono più. Nemmeno in piazza San Marco.
E il restante 75% delle passerelle? Sono quelle normalmente utilizzate in caso di previsioni di marea tra gli 80 e i 110 centimetri. Quelle che, almeno nell’area marciana, sono destinate a diventare un ricordo non appena saranno conclusi i lavori di rialzo e protezione dell’intera insula. I cantieri, però, non sono ancora terminati e la Piazza non è ancora impermeabilizzata fino alla quota Mose (110 cm), motivo per cui non è raro, in caso di eventi di marea, trovare in piazza delle pozze d’acqua.
In fin dei conti, è quanto in teoria sarebbe potuto capitare. E invece non è successo: le passerelle erano state predisposte e la Piazza è rimasta quasi completamente all’asciutto. Per ieri mattina, le previsioni davano un picco di marea di 105 centimetri.
Oggi il Mose si solleva a quota 110, con una previsione di dieci centimetri di errore. Insomma, la procedura scatta quando la previsione è compresa tra i 101 e i 110. In quel caso, il sollevamento inizia a quota 90 centimetri. Se invece altri agenti - come precipitazioni e venti - sono particolarmente complessi, allora le operazioni scattano anche prima. Ieri, le previsioni di bora unite alla marea hanno consigliato i tecnici di procedere con il sollevamento solamente della schiera di Lido.
Il calo di vento ha portato a un ulteriore mutamento del quadro atmosferico, facendo sì che il livello del mare sia arrivato a 99 centimetri in bocca di Lido e a 89 centimetri in Punta Salute. Insomma, una quota non sufficiente ad allagare la Piazza e, quindi, a rendere indispensabile l’uso delle passerelle. E così, i turisti le hanno sì usate, ma non per camminare sopra l’acqua. —
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