Colonna di fumo nero dal forno crematorio Colpa di un filtro rotto

SPINEA
Mattinata di apprensione in città a causa di una densa nube di fumo uscita dal cimitero. Ieri poco dopo le 10, la rottura di un filtro di un forno crematorio del cimitero di via Matteotti ha causato una fuoriuscita di un fumo denso e molto alto, visibile ben oltre la città. Sul posto, chiamato dagli operatori, sono intervenuti i tecnici di Veritas accompagnati dall’assessore comunale Guerrino Marini. La fuoriuscita di materiale, peraltro non nocivo, è durata una ventina di minuti, il tempo necessario agli operatori per spegnere e mettere in sicurezza il forno in questione. «È un guasto decisamente raro», ha spiegato il responsabile di Veritas David Cannelli, «Abbiamo chiuso immediatamente il forno in questione e la riparazione completa verrà effettuata domani (oggi, ndr) da una ditta già incaricata per i lavori».
Il danno, il primo che si verifica dall’apertura dell’impianto a Spinea, arriva in un momento, e probabilmente anche per le conseguenze evidenti, di super lavoro per i due forni di terraferma, ovvero Spinea e Marghera. Le conseguenze del Covid ed alcune disposizioni che rendono ora molto meno agevole la sepoltura a terra al cimitero di San Michele a Venezia, hanno fatto triplicare le richieste di cremazione. I cittadini chiedono che Veritas chiarisca cosa è finito in aria e che il Comune si adoperi perché siano seguiti gli adempimenti di legge». —
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