«Colombin, gli imbrogli non sono stati fermati dal senatore Causin»

«Non avete idea di cosa succedesse là...». Parla l’uomo chiave del caso Colombin: l’avvocato Pasquale Giordano, 72 anni, ex componente del cda della storica società di tappi triestina finita nel mirino della magistratura. Il legale è senior dello studio internazionale Giordano & Partners. È lui che ha fatto denuncia in Procura innescando gli accertamenti finanziari, la richiesta di fallimento avanzata dal procuratore Federico Frezza e il sequestro degli immobili.

Rahhal Boulgoute (l’imprenditore marocchino che controllava in precedenza la società triestina, ndr)», spiega l’avvocato Giordano, « si era rivolto al mio studio, internazionale, per seguire giuridicamente la difficile situazione della Colombin. L’azienda ha debiti per 14 milioni, ma ha anche 7,5 milioni di crediti verso l’estero, solo che il cda precedente non aveva fatto nulla per recuperare il denaro. La Colombin ha pure terreni a Trieste per un valore di circa 13 milioni, più un terreno in Spagna da 30 milioni».

Lei era entrato nel cda.

«Sì, il precedente cda era stato sostituito da uno nuovo, presieduto sempre da Andrea Causin (mestrino, senatore di Fi, ndr). Poi c’eravamo io e Roberto Bergamo, quest’ultimo portato dall’imprenditore siciliano Salvatore Tuttolomondo (diventato con la Ge.co srl il nuovo azionista di maggioranza, dopo che Boulgoute aveva trasferito il 60% delle azioni, ndr). Tuttolomondo, che è il deus ex machina di tutta questa brutta storia, doveva portare una fideiussione per acquistare i terreni sul porto».

«Il 17 marzo sono stato sfiduciato, ma sono andato alla riunione dell’assemblea straordinaria e ho denunciato l’accaduto. Volevo farlo mettere a verbale ma il presidente, cioè il senatore Causin, e Bergamo, non volevano. Il notaio però ha scritto e con quel materiale ho preparato una denuncia di 20 pagine con 45 documenti, presentata in Procura a Trieste. Comunque io ho detto a Causin: “tu sei un senatore... c’è questo imbroglio, come fai a stare con un truffatore?”. Lui prima ha presentato le dimissioni, poi le ha ritirate dicendo che non si abbandona la nave che affonda». —



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