Colletta di pezzi di muro per ricordare il “Bae” E la “Mano” cambia casa

Un nuovo murale, al posto di quello dedicato al “Bae” che dovrà essere demolito per i cantieri della nuova viabilità di via della Libertà, vicino al Vega.E nuovi progetti solidali, magari da finanziare, con la vendita di pezzi del muro di prossimo abbattimento. L’idea del consigliere Pd Emanuele Rosteghin è un modo per garantire la prosecuzione del messaggio contenuto in quel murale realizzato per ricordare Francesco Romor, tifoso del Venezia. Nel 2021 si ricordano i dieci anni della morte di questo tifoso di calcio, capace di creare unità in curva e impegnato con i centri sociali a favore delle comunità più povere del mondo, come il Chiapas. E allora perché non finanziare il nuovo e nuovi progetti solidali con una vendita di pezzi del muro? Idea che arriva dopo il confronto in commissione con l’assessore Boraso che ha garantito che un nuovo murale potrà esserci sul nuovo muro da 100 metri che sarà realizzato dopo i cantieri della viabilità, che dureranno almeno due anni e mezzo. «Nella convinzione che il messaggio impresso su quel muro sia non solo parte della memoria storica di tutti i cittadini, ma, anzi, che sia, oggi più che mai, un monito necessario al presente della nostra Città e per le generazioni future, abbiamo chiesto di aprire un confronto con i tifosi, le associazioni sportive e le scuole del territorio per arrivare ad un nuovo murale che sappia esprimere gli stessi valori nella modernità», hanno commentato Rosteghin e il consigliere fucsia Matteo Senno uniti in un percorso, bipartisan, di tutela del messaggio unificante di quel murales cittadino, tra i primi esempi di street art mestrina. «Una colletta di pezzi di muro? Partiamo dal parlarne con la famiglia e gli amici di Romor. La giunta si apra al confronto», dice il presidente di Marghera, Gianfranco Bettin.
I cantieri della viabilità di via della Libertà vedranno anche una futura nuova ricollocazione per la “Mano” dello scultore cileno Mario Irarràzabal, oggi in totale abbandono nel giardino del Vega. Dai Lavori pubblici del Comune arriva la conferma: l’opera con i prossimi cantieri sarà spostata, restaurata e poi posizionata al centro di una rotatoria in città, forse in una delle nuove previste proprio in via della Libertà. Marghera, ricorda Bettin, si è già offerta di ospitarla ma ci sono proposte anche da Forte Mezzacapo e dal parco di San Giuliano. —
Mitia Chiarin
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