Cittadella sportiva Il progetto costerà 30 milioni di euro

Presentato ieri il masterplan alle associazioni interessate Perplessa la minoranza con il consigliere Rizzello «È un bel libro dei sogni»

SAN DONà. Il master plan della cittadella dello sport presentato alle 25 associazioni sportive. Ieri al centro culturale, l’assessore Stefano Serafin e i progettisti hanno illustrato i punti cardine del progetto in via Unità d’Italia su 26 ettari. Un’idea che vedrà la luce non prima di cinque anni. Nei futuri progetti e investimenti per almeno 30 milioni di euro ci sono una palestra in roccia tra le più grandi del Veneto e residenze per gli sportivi. «Il master plan rappresenta uno strumento di pianificazione», ha premesso l’assessore, «base di partenza per la realizzazione di progetti con i quali sarà possibile rispondere a possibili bandi di finanziamento».

Gli assi di sviluppo sono intorno allo stadio Davanzo, per quanto riguarda la sua complessiva ristrutturazione e trasformazione da campo secondario a stadio del calcio principale, in sostituzione dello Zanutto. Secondo asse, l’area retrostante il palasport Barbazza, con la palestra di roccia coperta, predisposta per competizioni internazionali. Nella stessa area, un impianto di allenamento con 3 palestre omologate, adatte a ospitare diverse attività. E l’edificio foresteria, con servizi al piano terra. Terzo punto, l’ampliamento del palasport, con un edificio destinato a palestre per arti marziali e altre attività sportive. Nell’area attigua al Davanzo anche una zona commerciale a destinazione sportiva. Inoltre, il master plan prevede un ampliamento del tennis club, con la disponibilità di un area per 3 campi da calcetto/tennis e ampliamento dell’area servizi/club house. Ci saranno poi 4 campi da beach volley vicino al parcheggio. Perplessa la minoranza con Massimiliano Rizzello (FdI): «Senza un vero dialogo tra i soggetti coinvolti questo rischia di essere un libro dei sogni. Chiediamo chiarimenti su bandi, tempi, trasporti, viabilità e parcheggi». Soddisfatti gli animalisti: «Ci sono anche zone per animali», dice l’attivista Andrea Marin, “che saranno spostate, come l’area per i cani. Il palazzetto dovrebbe diventare struttura multifunzione anche per concerti e spettacoli». —

Giovanni Cagnassi

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