Città travestita da Venezia per girare le ultime scene dell’horror “Venicephrenia”

Il set del film
Una gondola che scivola lungo il canal Vena, un serial killer travestito da Joker che si aggira, palazzo Mascheroni Lisatti che fa da quinta scenica e apre i suoi misteriosi portoni dopo tantissimi anni. Chioggia per un paio di giorni si traveste da Venezia per ospitare alcune riprese del film “Venicephrenia” del regista basco Alex de la Iglesia, autore di pellicole come “Perfetti sconosciuti”, Leone d’Argento alla mostra del cinema di Venezia nel 2010 con “Ballata dell’odio e dell’amore”.
Tra i protagonisti l’attore Enrico Lo Verso, ma anche decine di figuranti in costume per un film ambientato durante il carnevale veneziano. Così calle ponte Caneva diventa calle del Teatro e sulle mura esterne di palazzo Mascheroni-Lisatti, la cui costruzione risale ai primi anni del XVII° secolo, si scorge disegnata una enorme pantegana, che a Chioggia diventa “tampegana”, che sovrasta la scritta “No Grandi Navi”, mescolando fantasia e attualità. Lunedì riprese solo all’interno dello storico edificio, martedì invece gli esterni, tra la fondamenta del canal Vena, il ponte Caneva, lo stradale ed il ponte Caneva a due passi dalla casa di Jackye Tonight, punto di ritrovo di molte compagnie giovanili “foreste” che puntano al brivido di mangiare seduti sopra una autentica bara.
E, tra l’altro, “Venicephrenia” è un horror-thriller e quindi sicuramente in sintonia con il contesto. È la gondola in canal Vena ad attirare la curiosità dei chioggiotti nel primo pomeriggio. Ed è proprio un vero gondoliere veneziano, Michele, a condurla, su forcola rigorosamente singola, attraverso le acque del canale che attraverso tutto il centro storico. «Devo dire» dice Michele «che da veneziano mi vergogno di non essere mai stato prima a Chioggia. È davvero molto bella, anzi sto addirittura pensando di farmi dare una licenza per la gondola qui. Potrebbe essere un’idea, visto che non ce n’è neanche una».
Le riprese proseguono fino a tarda sera, oltre la mezzanotte, con l’inconveniente di una pilotina dei carabinieri che, nelle intenzioni degli autori, sarebbe dovuta passare sotto il ponte, solo che nessuno aveva tenuto conto che la marea sei ore cala e sei ore cresce e così è finita dritta con la cabina contro la volta del ponte Caneva che è tra quelli che verranno restaurati. Chioggia dunque di nuovo set, grazie al location manager Massimo Fabris che lo scorso anno portò da queste parti la troupe di “We are who we are” , serie tv diretta da Luca Guadagni e in onda in questi giorni su Sky. —
DANIELE ZENNARO
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