Cinesi alla conquista dei bar in città Ma c’è chi risorge

I bar vanno in mano ai cinesi, ma si assiste anche al ritorno della tradizione veneziana. Il turn over di locali e il valzer di gestioni in città di questi tempi, è davvero alto e per rendersene conto, basta dare un’occhiata in giro, fare due passi dopo essersi assentati anche solo per un paio di mesi.
La colonizzazione delle gestioni cinesi a Mestre, è iniziata oramai da un pezzo e prosegue inarrestabile. Di recente due noti locali, sono passati ai cinesi. Basta pensare al “Fral”, il bar centrale di piazza Carpenedo, sempre full, che da qualche mese ha cambiato gestione, ma anche ad un altro locale conosciuto, ossia il “Vittoria Nike” di via San Donà. Dietro il bancone da qualche settimana c’è Davide, nome italiano del gestore, cinese. Al mattino si turnano i suoi genitori, la sera c’è lui. Sempre sorridente, giovane, gentile, parla perfettamente l’italiano, ci sa fare ed è qui da dieci anni. La sera organizza lo spritz hour con tanto di cicheti a volontà. Poco prima c’è il bar “Da Antonella”, anche quello, gestito da cinesi, molto amato dai pensionati locali.
Appena entrati in via Ca’ Rossa invece, dove un tempo si trovava il bar La Tavernetta, sono arrivati Marian e Adina, due romeni giovani ed in gamba, che servono pranzi, ma organizzano anche feste e lauree. In Italia si sono trasferiti da otto anni, ma hanno già imparato usi e costumi del posto.
Se gli stranieri spopolano e soffiano le attività agli italiani, c’è anche una controtendenza che sta prendendo piede. Vicino alla pasticceria Ceccon, dove un tempo si trovava il bar della Lia, aprirà martedì prossimo (l’inaugurazione ufficiale è programmata per sabato 26 ottobre) un’osteria gestita da due noti veneziani che da qualche anno hanno venduto il ristorante che mandavano avanti, il Riviera alle Zattere e si sono trasferiti a Mestre. Hanno restaurato il bar trasformandolo in un locale davvero accogliente, “l’osteria da Luca”, tutto in legno e muratura, dove proporranno cicchetteria venexiana tipica: baccalà, mozzarella, musetto, folpetti. Ma anche cucina: dal risotto con la zucca alle seppie ai bigoli e la specialità che porta loro firma, ossia quella di Luca e Monica, gli scampi al curry.
Qualche cosa di simile, è accaduto da un mese esatto all’inizio di viale Garibaldi, vicino all’imbocco con via Caneve e via Palazzo, dove è rinata l’osteria ai Tigli, che ora si chiama osteria “Alla Bissa”. Il vecchio locale frequentatissimo in città fino agli anni Novanta, una decina di anni fa è passato ai cinesi. Durante l’estate ha chiuso, è stato restaurato e rimesso a nuovo dal Gruppo Bissa, che ha duplicato creando un’osteria “easy chic” dove si mangiano cicheti venexiani, ma anche molte specialità preparate ed ideate dallo chef, Fosca Scarpa, non solo pesce come nella trattotia, bensì anche carne: dal musetto in carrozza alla pasta e fagioli ai bigoi in salsa passando per la selvaggina, l’anatra. Di domenica happy-hour, si possono provare le ostriche e persino sorseggiare un bicchiere di champagne. E da quando ha aperto è sempre pieno.
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