Cimice asiatica, azienda perde l’intero raccolto

CAVARZERE. L’invasione estiva della cosiddetta cimice asiatica ha lasciato il suo devastante segno anche nelle campagne cavarzerane. L’azienda agricola Biogrignella, che ha sede nella frazione di Grignella ha lamentato la perdita dell’intero raccolto di mele e pere, distrutto dall’attacco di questo insetto arrivate nelle nostre campagne favorito dalle alte temperature estive.

Ventitre ettari di frutteto nei quali si è salvata solo una minima parte di prodotti destinata alla produzione dei succhi di frutta. Niente da fare, invece, per le mele e soprattutto le pere (per una perdita totale di circa cinquemila quintali andati perduti), martoriate dall’azione della cimice e rese quindi immangiabili con danni economici per parecchie migliaia di euro. Pere talmente rovinate che, dicono i responsabili dell’azienda, non sono state nemmeno raccolte, perché in questo modo il costo sarebbe stato addirittura maggiore. Inefficaci anche i prodotti chimici, perché se da un lato riescono ad uccidere le cimici, dall’altro si perdono anche i cosiddetti “insetti buoni” che servono per lo sviluppo della piante. Nemmeno le reti hanno saputo fare meglio, visto che le uova comunque cadono sulle piante per poi schiudersi. Un rimedio proposto dalla Coldiretti, è l’introduzione delle vespe samurai, nemica naturale dell’insetto. —

D.Z.

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