Chiuso un centro massaggi cinese

È la seconda volta. Manca la figura del “responsabile tecnico”

SOTTOMARINA. Seconda sospensione coatta dell'attività, nel giro di alcuni mesi, per un centro estetico di massaggi orientali di via Vespucci. Il motivo non è legato, come si potrebbe pensare, ad un presunto “occultamento”, con la scusa dei massaggi, di tutt'altra attività, ma ad una inadempienza burocratica ripetuta che, la prima volta, ha determinato un'ordinanza di chiusura del negozio per trenta giorni e, in questa recente seconda occasione, per altri sessanta.

La ditta in questione si chiama Centro massaggio Jiali Snc di Zhang Zhihua & C. ed ha sede al civico 330 di via Vespucci. È regolarmente iscritta alla camera di commercio ed ha adempiuto alle formalità (poche in realtà, dato che basta una dichiarazione di inizio attività col sistema del silenzio assenso) necessarie per l'apertura dell'attività.

Il Centro massaggio sarebbe anche in regola con i requisiti igienico sanitari che sono spesso il “punto debole” delle imprese gestite da cittadini orientali. Ma la normativa richiede anche che una tale attività abbia un “responsabile tecnico” qualificato, una persona, cioè, che garantisca la correttezza dei trattamenti forniti e delle metodologie applicate, trattandosi, pur sempre, di interventi che possono influenzare la salute di chi li riceve.

E questo direttore tecnico, il pur volenteroso titolare del Centro massaggio, non ha saputo indicarlo, né la prima volta che la polizia locale ha controllato l'attività, né la seconda volta dopo la sanzione ricevuta con la chiusura obbligata per trenta giorni.

Di qui la seconda e più pesante sanzione che potrà arrivare anche alla revoca dell'autorizzazione commerciale se il “responsabile tecnico” non dovesse essere nominato neppure in futuro. (d.deg.)

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