Chiusa pagina web di Paolo Dorigo

Su richiesta del pubblico ministero Giorgio Gava, il giudice Roberto Marchiori ha sequestrato e fatto chiudere la pagina web del sito coordinata dal veneziano Paolo Dorigo, sindacalista dello Slai Cobas, «associazione vittime armi elettroniche mentali. La Procura si è mossa sulla base di una denuncia di un siciliano di Termini Imerese, Luciano Consorti, il quale ha sostenuto che in quella pagina veniva definito «personaggio squallido che sperava di approfittare della crisi istituzionale per avviare una svolta reazionaria». E veniva indicato come un «destrorso fascistone». Una pesante diffamazione, secondo il rappresentante della Procura, un’impostazione che il giudice Marchiori ha accolto.
Dorigo, invece, la contesta e ha già presentato ricorso al Tribunale del riesame, che ne discuterà venerdì 23 ottobre prossimo. Dorigo sostiene che nella sua pagina web finita sotto sequestro si fa riferimento al signor Luciano Conforti e non Consorti. Inoltre, si tratta di persona di oltre 50 anni, mentre il denunciante ne ha poco più di trenta. «Il sottoscritto», si legge nel ricorso di Dorigo, «reputa sia stato un semplice scambio di persona in quanto il sottoscritto non conosce il signor Consorti nè lo ha mai menzionato in alcuna sua pagina web».
Conforti, nella pagina, viene indicato come uno stretto collaboratore di Gaetano Saya, fondatore del Nuovo Msi-Destra Nazionale, ma soprattutto l’ideatore del Dipartimento Studi strategici antiterrorismo con sede a Firenze e in quanto tale finito agli arresti in seguito alle indagini della Procura di Genova e definito una nuova Gladio, ma con agganci istituzionali, soprattutto all’interno dei servizi segreti di allora, anche all’estero, soprattutto in Israele.
(g.c.)
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