Chiude il crematorio, salme dirottate a Spinea e Ferrara

MARGHERA. Chiude dal 13 marzo il crematorio nel cimitero di Marghera e Veritas prepara un piano per limitare i disagi che le famiglie dei defunti andranno incontro in questo periodo. Il crematorio che resterà chiuso dal 13 marzo riaprirà fa sapere la municipalizzata, solo a fine aprile. «Comprendiamo» spiega un portavoce di Veritas «i problemi che potranno sorgere, ma abbiamo studiato un piano ad hoc per poter far fronte ai problemi provocati da questa chiusura temporanea. Purtroppo si tratta di lavori di straordinaria manutenzione, improrogabili su impianti che ormai sono a regime da parecchi anni» . Veritas ha anche pensato dove «dirottare» le salme che dovrebbero essere cremate a Marghera.
«Utilizzeremo i crematori che si trovano nel cimitero di Spinea e quelli che si trovano nell'isola di San Michele. Ci sono degli accordi poi per portare le salme alla cremazione, a Copparo a Ferrara». Non è possibile infatti utilizzare i crematori di Treviso e Padova. Il problema è che, ad esempio, il crematorio di Spinea già ora accumula ritardi molto importanti per la cremazione delle salme, che devono restare in attesa nelle celle frigorifere degli obitori anche tre settimane.
Il rischio è che adesso si superi il mese Veritas fa capire che il problema deriva anche dall'aumento in questi anni della pratica della cremazione che un tempo invece non era così diffusa. Le cremazioni rappresentano ormai il 70% in alcune zone della modalità di sepoltura. Proprio per questo alcune agenzie funebri nelle scorse settimane hanno lanciato l'allarme chiedendo che vengano realizzati nuovi impianti per la cremazione visto che quelli attuali di fatto sono insufficienti. (a.ab.)
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