Chiude anche Geox, sempre più buio il centro di San Donà

SAN DONA'. Negozi e serrande chiuse, manca il turn over in centro. La preoccupazione cresce tra i negozianti per il progressivo impoverimento dell’offerta commerciale in città. Nei giorni scorsi ha chiuso definitivamente il negozio “Geox” in piazza Indipendenza dopo una grande svendita. Una vetrina chiusa, molto conosciuta, che si unisce a quella di fianco del Caffè Grande, storico locale che ancora non è stato affittato dopo anni di chiusura.
Presto, ai primi di settembre, chiuderà dopo un secolo di storia anche il negozio di calzature “Baradel” alle spalle di corso Trentin. Hanno già chiuso da tempo tre sportelli bancari sempre lungo corso Trentin dove le serrande si sono abbassate anche al negozio di telefonia, poi in quello di abbigliamento Terranova, mentre di fianco a quest’ultimo ci sono altri due negozi chiusi da mesi, quello di calzature ex Tita Fumei e un altro che doveva ospitare un nuovo ristorante, ma per il momento resta chiuso. La galleria Bortolotto vede file di negozi chiusi ormai da anni.
Il sindaco, Andrea Cereser, non appare preoccupato: «Dei 524 spazi commerciali in centro 458 sono occupati. Quelli sfitti sono il 12, 6 per cento, circa la metà rispetto a città come la nostra. Non credo ci sia da preoccuparsi. Di recente ho partecipato all’inaugurazione di un piccolo negozio di alimentari in via XIII Martiri e credo che ci siano segnali di ripresa.
«In galleria Vidussi siamo riusciti a dare impulso a nuove aperture. Una soluzione per i negozi chiusi potrebbe essere di affidarli ad associazioni e soggetti no profit per ripartire e poi ridiscutere gli affitti dopo un periodo di tempo. La eco card, con promozioni tra i negozi per chi tiene comportamenti virtuosi, limita l’uso dell’auto, rispetta la raccolta differenziata, è un’altra idea sul tavolo».
Meno tranquilli i commercianti. «Il centro di San Donà non aveva bisogno di limitazioni al traffico», sostengono quelli di via XIII Martiri, «né di meno parcheggi. La viabilità esterna è incompleta. Il risultato è che chiuderanno da qui a fine estate una decina di attività in pieno centro. Il turn over manca perché non ci sono parcheggi».
Da parte sua il sindaco ribatte invece che il grande parcheggio di piazza Rizzo sia spesso vuoto. –
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia