Chiostro, ok per la copertura

Piano all'esame di Orsoni col benestare della Codello
Il progetto degli architetti Sauerbruch e Hutton
Il progetto degli architetti Sauerbruch e Hutton
 Dopo le demolizioni si attende per giugno 2012 il via al cantiere del M9. Lo spiega l'architetto Plinio Danieli, presidente della Polymnia, la società della fondazione che sovrintende al grande progetto, da quasi cento milioni di euro. Gli architetti Sauerbruch e Hutton hanno consegnato il progetto definitivo che, con il nullaosta della Soprintendenza, ha preso la strada di Ca' Farsetti per il parere del sindaco. Entro fine anno si potrebbe confidare nell'esecutivo. Se l'architettura policromatica dei due edifici a triangolo è confermata, ci sono novità sul fronte della sostenibilità ambientale, di cui i due architetti sono grandi esperti. Guido Guerzoni ci spiega che la sala da 1.400 metri quadri al terzo piano sarà completamente senza pilastri. Sulla copertura saranno posizionati 600 metri quadri di pannelli fotovoltaici di ultima generazione. Previsti anche «un sistema di attivazione di massa che garantirà riscaldamento e climatizzazione (primo esperimento in Italia). E 63 sonde geotermiche».  Otto colonne nel chiostro del convento, futuro centro commerciale, sorreggeranno la copertura, recuperando l'acqua piovana per irrigare le piante. Sotto terra, una delle due vasche di raccolta delle acque. Sul fronte di via Poerio non si potrà scendere oltre in profondità, per la presenza di acqua e c'è attesa sugli esiti delle videoispezioni nel sottosuolo di via Poerio per capire se servirà davvero (come aveva già ipotizzato il Comune) intervenire per sistemare la soletta che ricopre il Marzenego. La sovrintendente Codello conferma il sì alla copertura del chiostro con una struttura leggera e aperta sulle linee di gronda.  «Il restauro - spiega - prevede il recupero dei solai, il mantenimento dell'architettura originale e una impiantistica con materiali di lunga durata e qualità». (m.ch.)

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