Chioggia, trasporto pubblico nella bufera: «Frazioni condannate»

Preoccupazione tra i residenti di Ca’ Bianca e Ca’ Pasqua per il servizio che prevede solamente corse a chiamata

Elisabetta B. Anzoletti
Bus di Arriva Veneto al capolinea di piazzale Europa
Bus di Arriva Veneto al capolinea di piazzale Europa

Frazioni preoccupate per il nuovo piano di trasporto pubblico locale che debutterà dal primo gennaio con Arriva Veneto che subentrerà per due anni alla gestione di Actv Avm.

I primi a protestare sono i residenti di Ca’ Bianca e Ca’ Pasqua che, a parte i bus scolastici, non avranno altre corse regolari, ma solo con il servizio a chiamata, da prenotare con app. «Così la frazione morirà», spiega Gianfranco Turcato, «in pratica ci sequestrano in casa perché non potremo più muoverci. Non va bene far circolare a vuoto i bus, ma almeno qualche corsa garantita al mattino e al pomeriggio per permetterci di raggiungere il centro città. Anziani e invalidi usano solo i bus».

Lo stesso problema tocca i residenti di Isola Verde, Ca’ Lino, Sant’Anna, Cavanella, mentre per Valli la questione è diversa perché i residenti raggiungono Chioggia con i pullman extraurbani di Arriva Veneto e Bus Italia che transitano in Romea con regolarità. Dopo un anno di enormi disagi a causa del taglio drastico alle corse apportato da Actv per la mancanza di autisti, le speranze degli utenti erano legate al nuovo gestore.

Il piano per il Tpl dal 2025 è stato presentato in commissione e si è scoperto che un terzo del servizio sarà coperto con la chiamata. Le corse garantite saranno quelle scolastiche e quelle delle circolari interne alla città dove verranno anche ripristinate le linee 6 e 7 il cui taglio aveva creato forti polemiche. In linea teorica il chilometraggio annuo aumenta, ma gran parte sarà a chiamata.

«Si tratta un servizio innovativo, attivo per ora per le frazioni, su cui faremo un monitoraggio», spiegava il sindaco, «in molti altri comuni del Veneto è stato adottato e sta avendo successo. Metteremo la parola fine alle immagini di studenti lasciati a terra o anziani in attesa dei bus andando al contempo a abbattere i costi e garantire un servizio efficiente». Le corse a chiamata vanno prenotate 24 ore prima con l’apposita app di Arriva Veneto.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia