Chioggia: è morto Giuseppe Boscolo Chio, il titolare del Miramare

Albergatore di lungo corso, aveva avuto anche esperienze politiche prima nella Dc e poi in Forza Italia. L’associazione albergatori: «Grande coraggio imprenditoriale»

CHIOGGIA. Giuseppe Boscolo Chio, titolare dell'Hotel Miramare di Sottomarina, è morto all'età di 72 anni. Eramolto conosciuto in città per il suo impegno nel settore alberghiero, portato avanti sin dall'età di 20 anni. A darne notizia è l'associazione albergatori di Chioggia, che «si stringe nel dolore della famiglia Boscolo Chio, e ricorda con ammirazione la figura di Giuseppe».

«Chio ha dimostrato un coraggio imprenditoriale unico», evidenzia Giuliano Cegion, presidente dell'Asa, «Il suo sforzo nel settore alberghiero ha dato la possibilità di creare tantissimi posti di lavoro e avrebbe meritato dalla Camera di Commercio di Venezia la premiazione del lavoro, del progresso economico e dell'innovazione».

Nato il 22 febbraio 1941, Chio ha portato avanti l'attività di famiglia. Suo padre, Gentile Boscolo Chio, aprì infatti il Miramare nel 1961, a seguito delle lottizzazioni del lungomare approvate dalla giunta di Marino Marangon. Precedentemente la famiglia possedeva l'attuale hotel Baviera. Giuseppe, dopo un'esperienza di marinaio a bordo dell'Amerigo Vespucci, che gli ha permesso di girare il mondo toccando, tra i tanti paesi visitati, anche l'America e la Russia, nel 1965 ha preso in mano le redini del Miramare e, da allora, ha sempre continuato a gestirlo senza interruzioni. Fino a pochissimi giorni fa, prima che fosse colto da un malore, Chio continuava ad impegnarsi nella gestione del suo hotel.

Negli anni '70 aveva intrapreso un'esperienza politica, scegliendo il partito della Democrazia Cristiana e aiutando tante persone nelle campagne elettorali. Successivamente si era iscritto a Forza Italia. Fu inoltre tra i fondatori dell'Asa. Quindici giorni or sono un malore ha reso necessario il suo ricovero in ospedale. Le sue condizioni sono peggiorate negli ultimi giorni e, ieri sera verso le 22, è spirato per arresto cardiocircolatorio. Lascia le figlie Giuliana, Cristina, Federica e cinque nipoti.

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