Chiesetta restaurata a Mazzorbo

La cappella del cimitero sarà riaperta lunedì alle 15 Volontari e Veritas hanno provveduto alla risistemazione
 
BURANO.
Lunedì riaprirà al pubblico, restaurata, la piccola chiesetta del cimitero di Mazzorbo. In occasione della commemorazione dei defunti la parrocchia dell'isola - attraverso un gruppo di volontari che hanno lavorato in collaborazione con Veritas - ha provveduto a sistemare il sacello intitolato a San Michele Arcangelo. «Duplice la funzione di questo intervento - commenta il consigliere municipale Marco Molin - ricordare il titolo al quale era dedicata la chiesa risalente al X secolo che si trovava nell'antico cimitero, ora adibito a parco pubblico, ove la chiesa che venne demolita attorno al 1820; quindi ricordare San Michele che nella secolare tradizione cattolica è l'angelo che conduce le anime nell'aldilà, e ne pesa le buone e le cattive azioni in attesa del giudizio finale». Il lavoro compiuto quest'anno si è concentrato sulla sistemazione dell'aula interna e degli infissi e nel dotare la chiesa di nuovi arredi sacri. L'edificio necessiterà anche di un adeguato intervento straordinario di consolidamento. Lunedì ci sarà quindi l'attesa inaugurazione dello spazio sacro restaurato. Una cerimonia è prevista per le 15, con la posa nella chiesetta di un'opera bronzea realizzata nel 1982 dallo scultore Remigio Barbaro, morto 5 anni fa. Vi è raffigurata «La Resurrezione della Figlia di Giairo», e come da sua volontà, entrerà dopodomani nel sacello del cimitero. Le opere di Remigio Barbaro, oltre che nel portale d'ingresso dello stesso cimitero di Mazzorbo e nei cimiteri di San Michele, Lido e Mestre, si trovano a Burano, Torcello, Londra. (s.b.)

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