«Chiedo giustizia per l'assassinio di mio padre»

Maurizio Bezze
Maurizio Bezze
 SAN DONA'.
Omicidio Bezze, la famiglia dell'ex manager di Camisano Vicentino, ucciso a Santo Domingo, è a San Donà e chiede giustizia. Il figlio, Davide Bezze, è un noto venditore nel settore motociclistico ed opera tra l'altro nel Veneto Orientale dove ora ha chiesto assistenza all'avvocato Luca Pavanetto. Secondo la polizia dominicana sarebbero stati la seconda moglie ed i suoi parenti ad uccidere Maurizio Bezze. Pare infatti che il movente dell'efferato delitto nella notte tra il 22 ed il 23 luglio, alla periferia della capitale dominicana, sia la cospicua eredità dell'ex manager di una catena di supermercati. In cella sono finite cinque persone con l'accusa di concorso in omicidio volontario aggravato: la moglie dominicana, ma con cittadinanza italiana, Esther Damaris Serrano Diaz, 38 anni, i suoi tre fratelli e l'autista dell'ex imprenditore in pensione. Bezze si era trasferito a Santo Domingo lo scorso mese di maggio. Il 23 luglio, infatti, il cadavere del cinquantaseienne, che presentava gravissimi traumi alla testa ed alla schiena, era stato rinvenuto nella ghiaia lungo una strada periferica, ad ovest della capitale Santo Domingo. Come confermato dalla Farnesina, la moglie, i fratelli Joel Antonio, Antonio Barbaro e Josè Eno Serrano Diaz oltre che l'autista Antonio Marte Nivar sono finiti in carcere. Sembra che la moglie abbia pianificato l'assassinio, mentre l'esecutore potrebbe essere stato uno dei cognati.  Davide Bezze, figlio di prime nozze del vicentino, aveva sospettato che il movente fossero i soldi del padre. Ora ha incaricato l'avvocato Pavanetto di assisterlo nel procedimento penale che si è aperto nell'isola caraibica a carico dei parenti. «Ci siamo già attivati - commenta l'avvocato - trovando massima collaborazione sia presso l'ambasciata di Santo Domingo sia presso il ministero degli Esteri per acquisire la documentazione. L'incarico consiste sia nell'ottenere piena tutela penale per una condanna, la più severa possibile, contro gli autori di un barbaro assassinio sia dal punto di vista civilistico perchè vengano sequestrati e restituiti alla famiglia d'origine tutti i beni del compianto signor Maurizio».

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