Chiatte tra laguna e Po per merci e container

Da dicembre prenderà il via il nuovo e atteso collegamento fluviale a sud delle Alpi. Paolo Costa: «Meno camion e meno inquinanti grazie al Porto»

PORTO MARGHERA. Non più enormi e inquinanti camion su strade e autostrade e neanche lunghissimi treni merci sui binari. Dal mese prossimo per trasportare merci varie in colli o giganteschi container sbarcati o da imbarcare tra le banchine del porto commerciale di Venezia, nel cuore della laguna e i porti sul fiume Po che si inoltra nella produttiva pianura Padana. Prenderà il via, infatti, da dicembre prossimo il servizio regolare di collegamento via fiume tra gli scali di Porto Marghera-Venezia, Valdaro (Mantova) e il resto del mondo, un servizio settimanale per merci in colli, rinfuse ed in particolare container.

L’apertura del nuovo servizio, arriva dopo l’aggiudicazione del ramo d’azienda di Fluviomar, società controllata dall’Autorità Portuale di Venezia, alla Casa di spedizioni Tecnoservice srl che ha a disposizione 5 grandi chiatte che trasporteranno i carichi di merci e container lungo «l’asta» del Po e l’idrovia Canal Bianco-Fissero-Tartaro, completamente navigabile dopo il completamento della Conca di Brondolo (Chioggia) e di altre  infrastrutture fluviali portate a termine dalla Regione Veneto (Rovigo, Ferrara, Porto Garibaldi) e dalla Regione Lombardia (Mantova, Cremona, Parma, ecc.) «Ci eravamo presi anche questo impegno e l’abbiamo portato a termine» spiega con orgoglio il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia , Paolo Costa «con il lancio di questo servizio regolare tra mare Adriatico e rete fluviale, Venezia ha dato concretezza alle scelte della Commissione Europea e del Governo italiano per promuovere le linee navigabili interne».

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La stessa Unione Europea ha deciso di inserire questo collegamento per la sua «rilevanza internazionale» in quanto è l’unico sistema marittimo-fluviale funzionante a sud delle Alpi. Finalmente il sistema di trasporto italiano potrà, quindi, contare sulla cosiddetta autostrada via fiume, un collegamento attivo 365 giorni l’anno, i cui benefici vanno oltre quelli economici consentendo anche una considerevole riduzione dei costi esterni della navigazione, 7 volte più bassi di quelli del trasporto su strada, e dei consumi energetici con significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica e polveri». Dal canto suo Claudio Provezza, amministratore di Tecnoservice ha aggiunto: «Abbiamo completato il collegamento naturale tra il Porto di Venezia e l’area logistica di Porto Valdaro, a Mantova, dove è già stato inaugurato il nostro nuovo insediamento. Ora, potremo sfruttare la via d’acqua come naturale collegamento tra due piattaforme logistiche di Venezia e il Porto Fluviale di Valdaro-Mantova, per trasportare merci in colli, rinfuse e  in particolare i container».

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