Cfp Ipea, il giudice ha accolto il ricorso

Il giudice del lavoro del Tribunale di Venezia ha accolto il ricorso dell’attuale gestione del centro di formazione professionale Ipea, amministrata da Iles Braghetto e Marco Spiandorello, contro l’ex presidente negli anni 2010/2011, Federica Slongo.
«La sentenza conferma in sede civile», sostengono Braghetto e Spiandorello, «parte dell’impianto accusatorio di truffa aggravata di erogazioni pubbliche e danno erariale per oltre otto milioni di euro perpetrato dagli ex amministratori Ipea negli anni scolastici 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011 che riguardano 600 studenti e le sedi di San Donà,Portogruaro, Bassano e Verona. L’ex Presidente Ipea, aveva chiesto all’attuale compagine associativa il pagamento di compensi relativi a incarichi di direzione e coordinamento scolastico effettuati nell’anno scolastico 2010/2011, per un importo di circa 38 mila euro. Tale pretesa è stata contestata dalla scuola regionale, perché in realtà la Slongo era solo legata da rapporti d’amicizia con gli ex amministratori e messa in quel posto per ragioni collegate a interessi ed esigenze tutt’altro che conformi al ruolo e alle funzioni di formazione didattica che doveva svolgere l’associazione e che hanno poi determinato l’intervento della Regione con ingenti decurtazioni creando al centro scolastico un buco di circa un milione di euro».
«Del resto», aggiungono gli attuali dirigenti dell’Ipea, «a seguito di controllo interni degli anni 2008/2009 e 2009/2010 e 2010/2011 il Cfp Ipea, ha già depositato alla Procura di Venezia e alla Corte dei Conti del Veneto diversi esposti che illustrano un vero e proprio “sistema” per conseguire erogazioni pubbliche regionali ed europee destinate alla formazione professionale». (g.ca.)
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