Centro maree, il commissario vuole cambiare il Tavolo

Interpress/Gf.Tagliapietra. 02.08.20.- Ateneo Veneto. Acque Lte a Venezia. Alberto Scotti
Interpress/Gf.Tagliapietra. 02.08.20.- Ateneo Veneto. Acque Lte a Venezia. Alberto Scotti

Nuovo protocollo per le previsioni delle maree. Nei prossimi giorni dovrebbe andare all’esame della giunta la proposta per il nuovo «Tavolo tecnico» delle previsioni. Una richiesta avanzata dalla commissaria del Mose Elisabetta Spitz al Comune e al Provveditorato alle Opere pubbliche. Dopo il grave errore dell’8 dicembre, con la decisione di non sollevare il Mose nonostante l’annuncio dell’acqua alta in arrivo – quella sera il livello aveva toccato i 138 centimetri, l’acqua più alta dell’anno – il Mose non era stato azionato. «Colpa delle previsioni sbagliate», l’accusa. In realtà nei giorni precedenti il Tavolo tecnico composto dal centro maree del Comune, da Ispra e dal Cnr aveva diramato gli avvisi di una possibile acqua alta eccezionale.

Adesso la proposta è quella di creare un nuovo Tavolo di cui facciano parte il Centro del Comune e il Centro previsionale del Consorzio Venezia Nuova. Proposta in discussione fra i tecnici. Che ricordano come il Centro Maree del Comune, fondato negli anni Ottanta dall’ingegnere-assessore Sergio Vazzoler e da Paolo Canestrelli, ora guidato da Alvise Papa, sia un centro di eccellenza assoluto nelle previsioni in laguna. Il centro del Consorzio è di recente fondazione, e molti dei tecnici sono stati negli anni allievi dello stesso Canestrelli.. Dunque, occorre sicuramente dotare le previsioni di strumenti più moderni. Mantenendone però la centralità. Negli ultimi eventi di marea le previsioni sono state praticamente perfette. Le incertezze si sono viste invece nella sala decisionale del Consorzio. Con ripetuti falsi allarmi pubblicati sul sito del commissario del Mose.

Una governance che adesso dovrà essere definita, anche con la nuova Agenzia per la laguna che il nuovo governo dovrà rendere operativa. Con la nomina del presidente, del comitato di gestione e del comitato consultivo composto di tecnici di chiara fama ed esperienza sulla laguna. L’Autorità dovrà assumere le competenze dell’attuale Provveditorato alle Opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque) e del Consorzio Venezia Nuova in materia di salvaguardia. Resta da definire l’ambito di attività del commissario del Mose, nominato a fine novembre del 2019 per portare a termine l’opera. —



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