Centro maree, arrivano i soldi per le sirene
Mezzo milione di euro per garantire la sopravvivenza del Centro maree e gli avvisi alla cittadinanza. Il finanziamento è stato garantito ieri dal vicesindaco e assessore al Bilancio Sandro Simionato. Fondi ulteriormente tagliati rispetto ai 700 mila necessari richiesti dagli uffici. Ma provvidenziali per evitare il collasso della struttura. «Non li abbiamo ancora ricevuti, ma appena li avremo provvederemo ad estendere la manutenzione degli impianti», dice il direttore Paolo Canestrelli. Protagonista un mese fa di una polemica frontale con l'amministrazione. Proprio il giorno dell'acqua alta tre sirene non avevano suonato per un guasto. «Non abbiamo i soldi per ripararle», aveva avvisato Canestrelli, «il contratto di manutenzione è scaduto il 31 dicembre». Il sindaco e il suo Capo di Gabinetto Marco Agostini avevano definito «improvvide» le dichiarazioni del dirigente, ricordando i tagli della Legge Speciale. Gli ormai famosi 42 milioni di euro, promessi dal Comitatone del 2008 in cambio del via libera al Mose non sono mai arrivati. E i tagli colpiscono ovunque. Anche settori che erano stati definiti «strategici» come la previsione delle maree. Un potenziamento che era stato stabilito con delibera dallo stesso Comitatone tra gli interventi «preliminari» al Mose. Ma negli ultimi anni il Centro maree, servizio ormai essenziale per i cittadini che vogliono sapere quando arriva l'acqua alta, sono stati più che dimezzati. Invece degli investimenti promessi sono arrivati ulteriori tagli, che adesso si ripercuotono non solo sugli investimenti ma sulle manutenzioni delle strutture esistenti. E i soldi della Legge Speciale, da qualche anno, vanno esclusivamente al Mose e al Consorzio venezia Nuova. Un progetto avanzato due anni fa dalla passata giunta prevedeva il trasferimento del Centro maree all'Arsenale, sotto l'egida del Consorzio. Ma non se ne è più fatto nulla. Intanto per il 2011 una parte dei fondi è stata recuperata. Le sirene torneranno presto in servizio. (a.v.)
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