Centro cottura, la gestione passa alla Serenissima

SPINEA. Cambio della guardia al centro cottura di Spinea, sindacati sul piede di guerra. Giovedì mattina è stata assegnata la gara per il servizio di ristorazione del Comune, che riguarda la...

SPINEA. Cambio della guardia al centro cottura di Spinea, sindacati sul piede di guerra. Giovedì mattina è stata assegnata la gara per il servizio di ristorazione del Comune, che riguarda la refezione scolastica, la preparazione dei pasti a domicilio per gli anziani e la fornitura delle derrate alimentari per l’asilo nido. Ad aggiudicarsi la gestione del servizio, dopo una prima apertura delle buste rifatta per alcuni vizi di procedura, è stata la società Serenissima Ristorazione, che subentrerà all’attuale gestore, Cir Food.

A Spinea, però, ci sono timori per il cambio di gestore: sia per quanto riguarda i posti di lavoro, sia per quando concerne la qualità del servizio, visto che la gara è stata vinta con un ribasso del 21%. Ad esprimere preoccupazione è in particolare la Filcams-Cgil, il sindacato dei lavoratori del commercio e dei servizi: «Già ora il personale è tirato e i comitati mensa delle scuole hanno già protestato per la qualità del cibo offerto, visto che diversi genitori lamentano cibo scadente nelle mense scolastiche», affermano i delegati territoriali, «vigileremo su questo cambio di appalto, preoccupati per gli ulteriori tagli che questo ribasso rischia di portare con sé, con ulteriori conseguenze per la qualità del servizio e soprattutto tuteleremo le lavoratrici impiegate che corrono il rischio, anche loro, di un taglio di ore intollerabile».

Alcuni mesi fa sulla questione aveva espresso tutta la sua preoccupazione il capogruppo d’opposizione, Claudio Tessari, che aveva chiesto garanzie in particolare per i posti di lavoro. Oggi al centro cottura di via Luneo è impiegato una quarantina di dipendenti, tutte donne e che in molti casi si tratta di lavoratrici sole, a un passo dalla pensione o con il marito in cassa integrazione. L’appalto con il nuovo gestore partirà dal primo gennaio, ma sindacati, lavoratori e comitati mensa sono intenzionati a dare battaglia per evitare il decadimento di un servizio essenziale per tutta la comunità. (f.d.g.)

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