Cenone, nel Veneziano ristoranti stellati al gran completo. Negli altri prenotazioni giù del 30 per cento, è boom per l’asporto

L’aumento dei contagi ha fatto diminuire l’appeal per un San Silvestro fuori casa: disdette fioccate negli ultimi giorni
Alessandro Ragazzo
Lionello Cera, chef stellato di Antica Osteria Cera di Lughetto di Campagna Lupia
Lionello Cera, chef stellato di Antica Osteria Cera di Lughetto di Campagna Lupia

VENEZIA. Ristoranti stellati esauriti, qualcuno da giorni; pienone in altri, mentre qualcuno è costretto a fare i conti con le disdette all’ultimo. Magari puntando sul delivery per salvare la giornata. Il Super Green pass ha sparigliato le carte in tavola; il boom dei contagi, con timori collegati, ha fatto il resto.

La Fipe (Federazione italiana dei pubblici esercizi) Confcommercio parla di un calo del 25-30 per cento di presenze nei locali. Calo registratosi nelle ultime ore, perché prima di Natale c’era fiducia in un Capodanno il più normale possibile dopo le chiusure di dodici mesi fa. Addirittura si registravano chiamate per San Silvestro ancora a novembre, senza sapere ancora quali sarebbero stati i provvedimenti del governo.

Nel Veneziano la situazione è in linea con quella del resto della penisola, dove qualcuno è costretto a dire no ai clienti, altri provano a reggere, anche attraverso al delivery. Se poi salverà il San Silvestro, bisognerà vedere a Capodanno. Detta in soldoni: qualcuno brinderà per un fine 2021 scoppiettante, altri lo faranno sperando che il 2022 sia migliore. Per davvero.

INCERTEZZE

Intanto non tutti i ristoratori della provincia hanno deciso di tenere aperti per l’ultima sera dell’anno, un po’ per prendersi un periodo di pausa dopo tanto lavoro un po’ per “evitare” i problemi legati al Super Green pass. Ne consegue che negli ultimi giorni le disdette sono fioccate o, peggio ancora, manco sono arrivate le ordinazioni.

Per stasera ci sono locali con 3-4 tavoli prenotati (per due persone), quando la capienza potrebbe essere cinque o sei volte superiore. A questo si aggiunge, per gli stessi, un Natale più nero che bianco, con poche richieste e parecchia rabbia per vedere andare in fumo uno dei periodi più floridi dell’anno dopo un periodo molto buono tra la primavera e l’autunno. E c’è chi annuncia già di voler rivedere l’organico per il 2022.

DELIVERY

Uno degli “insegnamenti” di questa pandemia è stato l’asporto: se nei mesi dove le restrizioni erano forti e questo sistema era obbligato, o quasi, ora per qualcuno diventa una necessità. E dunque anziché cucinare in casa, meglio affidarsi a qualcuno che lo faccia per te.

Di soluzioni ce ne sono diverse, da chi propone il pesce a chi la carne oppure entrambi. Di solito non si vai mai sotto ai 35-40 euro a persona, anche se poi dipende dal menu scelto. Per ora le prenotazioni sono così e così ma, siccome qualcuno potrebbe farsi vivo in giornata, può essere che i numeri cambino. E ci sono ristoratori che non escludono di fare delivery all’ultimo momento se dovessero arrivare richieste in “zona Cesarini”.

STELLATI E VENEZIA

Qui è tutto un altro paio di maniche: l’esaurito è scontato. E da giorni. Sondando i presenti nella Guida Michelin tra centro storico e provincia, a meno che non siano chiusi per ferie, si capisce come la notte di San Silvestro sarà di tanto lavoro. Qualcuno ha già registrato il pienone pure per il pranzo.

«Disdette ne abbiamo avute» spiega Lionello Cera di Antica Osteria Cera di Lughetto di Campagna Lupia «ma sono state subito “sostituite” da altre presenze. Noi saremo al completo».

In centro storico a Venezia, poi, ristoranti stellati pieni da tempo e servizio garantito per l’intero lungo fine settimana, il primo giorno del 2022. Poi, come al solito, i conti finali si faranno la sera di Capodanno. 

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