C'è il sole ma la stagione non decolla

Jesolo. Dopo i ponti di primavera ora c'è il tutto esaurito solo nei weekend. Ventura (Ascom): «Pochi soldi in giro». De Zotti (Apt): «Gli hotel soffrono»
JESOLO. Splende il sole, ma l'estate è ancora tiepida. La stagione non decolla e i primi giorni di luglio non entusiasmano gli operatori di Jesolo. Soffre il commercio, regge a stento l'alberghiero, grandi difficoltà per l'affitto degli appartamenti estivi. Questo estrema sintesi il primo bilancio in piena stagione turistica. Pizzerie e ristoranti, ma anche i chioschi sull'arenile sono già vuoti alle 22.


Il presidente dell'Ascom di Jesolo Roberto Ventura non nasconde le difficoltà. «Dopo i bagliori del ponte del 25 aprile e primo maggio - analizza - quando sono «calati» in massa i turisti di lingua tedesca, il ritorno alla realtà è stato drastico. Purtroppo dobbiamo fare i conti con la poca disponibilità di spesa delle famiglie. Mutui, affitti, spese di casa non lasciano molto spazio allo svago e al commercio minuto. Abbiamo visto ordinare due pizze con quattro piatti, coni gelato con quasi sempre una sola pallina, clienti che entrano nei negozi di abbigliamento con la voglia di acquistare, ma non comprano nulla». Amorino De Zotti, delegato dell'ambito turistico, è anche lui riflessivo. «Gli alberghi non sono certo pieni - spiega - forse hanno lavorato molto a giugno, e adesso che siamo a luglio, con i prezzi un po' più alti, la domanda è in calo».


L'assessore al turismo Alberto Carli placa gli animi più accesi. «Mi pare presto per esprimerci sull'andamento del mese - aggiunge - siamo solo all'inizio di luglio e per di più la prima settimana è sempre stata abbastanza lenta, ma credo che le cose miglioreranno presto anche sulla basa delle prenotazioni». Dopo Miss Italia nel mondo, a Jesolo si vive un po' nel torpore. La gente non ha molti soldi da spendere, ma magari in qualche noto caffè mondano nelle nuove piazze, per due caffè e due amari si superano gli 11 euro. Quindi anche i prezzi non sono sempre concorrenziali.


Infine Damiano Mengo, voce dei democratici di sinistra, appare d'accordo con l'analisi limpida del presidente dei commercianti Roberto Ventura. «Non possiamo lavoraro solo nei fine settimana - dice Mengo, gestore di un chiosco in spiaggia - le spese però ci sono per tutto l'arco della settimana. Negli altri giorni, il lavoro cala in modo drastico e a volte preoccupante per gli operatori. Ci vuole una maggiore programmazione ed eventi distribuiti in tutta la stagione estiva per tenere desta l'attenzione dei turisti».

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