Cavallino, effetto coronavirus: disdette fino al 40 per cento

Gli operatori del settore non si fanno illusioni: «Stagione compromessa, studieremo delle proposte». Si punta ad attrarre turismo pendolare da tutto il Veneto

CAVALLINO. Mancate prenotazioni e disdette dai paesi di madrelingua tedesca che rispetto al 2019 oscillano fra il 15% e il 40% nei 33 camping di Cavallino-Treporti. Gli operatori sperano di aprire i battenti in tempo per la Pentecoste contenendo le mancate assunzioni di personale stagionale sotto il 20%. Cavallino-Treporti anche per il 2019 si era riconfermata la seconda spiaggia d’Italia e la prima località balneare del Veneto con oltre 6,2 milioni di presenze. Ora la capitale europea del turismo all'aria aperta per la più alta concentrazione di Superplatz, camping di alta qualità ricettiva, si prepara all'appuntamento con la stagione 2020 che potrebbe riservare perdite mai registrate sul fronte degli arrivi dall'estero, che pesa per il l'82% dell'incoming. Ecco le ricette di rilancio dei camping Union Lido e Marina di Venezia, due strutture a 5 stelle che assieme fanno 2,4 milioni di presenze turistiche annue.

Union Lido

«Registriamo per ora un 40% in meno di prenotazioni anche se la previsione complessiva per la stagione 2020 potrebbe toccare il -70%. Credo che l'onda lunga del Covid-19 durerà fino al 2023 per poi ritornare alle cifre a cui eravamo abituati». Ha i piedi per terra, Alessandro Sgaravatti, amministratore delegato del primo 5 stelle d'Italia, Union Lido, una struttura ricettiva che, spaziando dalle piazzole all'hotellerie, ha una capienza massima di 13 mila turisti e dà lavoro a 550 dipendenti e circa 1000 fornitori. «Vogliamo contenere le mancate assunzioni tra il 15 e il 20%» conferma «Sono inoltre fiero del protocollo di misure di sicurezza anti contagio inviato alla Regione dalla nostra associazione di categoria. Stiamo decidendo tutti assieme fra colleghi tenendo un fronte comune. All'Union Lido ho nominato una task force interna, medica e logistica, per gestire le vacanze sicure dei nostri ospiti in quest'anno particolare, siamo pronti a tutto».



«Proponiamo l'iniziativa “Day Camp” al turismo pendolare di prossimità che arriva da Venezia, Padova, Vicenza, Treviso e Pordenone» aggiunge «una sorta di “camping experience” giornaliera senza obbligo di pernottamento che permetterà anche a chi non sarebbe mai entrato nella nostra struttura di provare Union Lido e la sua offerta di alta qualità. Costerà circa 50-60 euro a famiglia, permettendogli di affittare una piazzola, accedere alla spiaggia, al nostro parco acquatico e di vivere tutta una serie di esperienze di intrattenimento».

Marina di Venezia

«Il mio primo pensiero è stato mettere in sicurezza la struttura ricettiva, il personale e di conseguenza gli ospiti». Conferma Paolo Bertolini presidente del Cda di Marina di Venezia, camping collocato a Punta Sabbioni che impiega ogni anno circa 500 stagionali comprese le gestioni dei negozi e degli esercizi interni, per un totale di circa 200 fornitori. «Il lavorare a vista» spiega «non fa per la nostra azienda che tutto l’anno deve correre ad alta velocità. Il numero delle disdette per noi è del 15%. Di questi storni, circa la metà sono stati indotti dal camping stesso perché siamo stati costretti a comunicare ai nostri ospiti il ritardo dell’apertura inizialmente prevista per i primi di aprile. Con una buona dose di realismo sappiamo che la flessione del 15% si moltiplicherà per due motivi: ulteriore ritardo nell’apertura e comportamento disomogeneo tra i diversi paesi europei».



«Marina di Venezia» aggiunge «sta già elaborando un piano preciso di prevenzione con un’organizzazione dedicata al Covid 19. Procedure e protocolli precisi di sanificazione, regolamentazione della distanza sociale senza sconfinare nell'isolamento, presidio medico 24 ore su 24, attenzione ad ogni sintomo segnalato da un collaboratore o da un ospite che seguirà un iter ben preciso e codificato, dispositivi di protezione individuale con formazione dedicata». «La stagione 2020 sarà probabilmente da dimenticare» conclude Bertolini «mancheranno le presenze storiche ma si punterà sulla presenza di ospiti in gran parte italiani analizzando gli effetti di un ritmo slow moving».

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