Catena di distribuzione rotta dopo 100mila km Bmw paga mezzo costo
Bmw si accolla metà del costo della catena di distribuzione dell’auto rotta appena superati i 100 mila chilometri.
«Da inizio anno», denuncia l’Adico, l’associazione consumatori di Mestre, «Stiamo seguendo una decina di casi, metà dei quali relativi a soci veneziani, dal momento che questo danno, che può succedere ma non a tutte le auto di uno stesso tipo, avviene con regolarità sulle macchine Bmw con motore N7. Ed è per questo che il nostro ufficio legale chiede da tempo a Bmw Group Italia di venire incontro ai nostri soci, anche se la macchina non è più in garanzia».
Risultato? «Proprio in questi giorni», spiega Adico, «la casa automobilistica tedesca comincia a rispondere positivamente alle richieste specificando che la decisione è stata presa a puro titolo di correttezza commerciale. In particolare Bmw Italia ha annunciato a due automobilisti che si sono rivolti all’Adico di tenere a proprio carico il 50% del costo del motore».
«La disponibilità mostrata dall’azienda tedesca non era per nulla scontata», commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, «Il danneggiamento o la rottura della catena di distribuzione capita quasi sempre quando le garanzie delle vetture in questione sono scadute da tempo. Bmw però si è resa conto che, in effetti, qualche cosa nel motore N7 non va anche se nelle risposte che ci stanno inviando viene specificato che il contributo economico per il costo del motore è stato decretato solo per incontrare le aspettative del cliente». —
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