Casa funeraria, progetto fermo «Piano bloccato dal Comune»

La struttura proposta dall’impresa Lucarda prevede anche la sala del commiato e “Il giardino dei ricordi”. Paolino D’Anna: «Il municipio perde 140 mila euro»

MIRA

Scoppia il caso della Casa funeraria che dovrebbe essere realizzata nel Comune di Mira. La struttura, voluta dall’imprenditore e consigliere comunale Paolo Lucarda, costerà 700 mila euro e sorgerà nell’area di nuova costruzione edilizia a Mira Porte, poco distante dalla chiesa di San Marco Evangelista. A sollevare la questione sono stati ieri mattina in una conferenza stampa il coordinatore metropolitano del gruppo fucsia Paolino D’Anna, e i consiglieri comunali Maurizio Corò e Pamela Gatto. L’appello arriva alla vigilia dell’approvazione della struttura in consiglio comunale prevista per il 3 giugno.

Nei giorni scorsi nella commissione Urbanistica presieduta da Francesco Volpato la maggioranza si è astenuta sulla questione a causa di una deroga alla concessione. Il rischio è – sottolinea Paolino D’Anna – che l’operazione non venga approvata e per il Comune ci sia una perdita di140 mila euro fra servizi e oneri di urbanizzazione. È la seconda casa funeraria nel Veneziano, la prima è stata realizzata a San Donà. «All’interno della Casa funeraria», spiega Lucarda, «il proprio caro potrà essere preparato e reso visibile ai familiari anche un paio di giorni prima della celebrazione del funerale. Ad oggi negli obitori di Dolo, Mirano e Noale l’esposizione della salma può avvenire solo un paio d’ore prima della celebrazione del funerale. Inoltre all’interno di questa nuova struttura verrà realizzata una sala del commiato, richiesta da diversi anni dalla comunità mirese».

«Domani (mercoledì 3 giugno) si discuterà in consiglio comunale», spiegano D’Anna e Corò, «la possibilità di realizzare in deroga un aumento superficiale dello stabile per riuscire a contenere il montacarichi interno all’edificio. In cambio la società realizzatrice darà la possibilità di poter usufruire gratuitamente al Comune per 10 anni della sala del commiato per la realizzazione delle cerimonie funebri laiche. Inoltre sarà realizzato sempre gratuitamente per il Comune “Il giardino dei ricordi”, un luogo nel cimitero di Gambarare dove sarà possibile disperdere le ceneri per chi ne avesse fatta richiesta. Complessivamente un beneficio economico da 140 mila euro». Da D’Anna arriva una frecciata al presidente della commissione Urbanistica Volpato: «Volpato ha parlato di questione etica nell’affrontare la vicenda. Dovrebbe guardare sé stesso visto che ricopre un incarico istituzionale del genere ed è architetto che esercita sul territorio con sede a Mira». Lucarda assicura che la Casa funeraria verrà realizzata lo stesso: «Mi auguro che il consiglio comunale non perda questa occasione. In caso contrario la Casa funeraria verrà realizzata comunque sprovvista di quei servizi che come privato avrei realizzato gratuitamente in cambio di una semplice deroga edilizia».

Il sindaco Dori interpellato sulla vicenda ieri non ha voluto rilasciare dichiarazioni. —



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia