Casa di riposo da 140 posti l’apertura dopo 5 anni
Mira Porte. Prevista per domani l’inaugurazione della nuova struttura Intervento in via Boldani realizzato dalla Cooperativa socioculturale

MIRA. Dopo 5 anni dalla posa simbolica della prima pietra apre finalmente domani a Mira Porte in via Boldani la nuova residenza per anziani che potrà ospitare 140 persone.
Il complesso socio sanitario è stato interamente realizzato dalla Cooperativa socioculturale. La struttura, immersa nel suggestivo paesaggio della Riviera del Brenta tra le ville venete comprende due residenze: la prima, denominata “Adele Zara” a ricordo della donna di Oriago che salvò dall’olocausto la famiglia Levi, accoglie 120 persone anziane in un edificio composto da 4 nuclei di 30 posti letto, ciascuno suddiviso in 15 stanze; la seconda, denominata “Suor Armanda” in omaggio alla religiosa che ha dedicato la vita ai bisognosi, ospiterà 20 persone disabili gravi in un unico nucleo organizzato in 10 camere doppie.
«Dal 12 giugno», spiega il presidente della cooperativa Paolo Dalla Bella, «gli anziani avranno a disposizione a Mira una nuova Residenza Socio Sanitaria che prevede, ad oggi, l’accoglienza privatistica per anziani non autosufficienti sia per lunghi periodi, sia per periodi di residenzialità temporanea». La Coop è in attesa del rilascio dell’accreditamento istituzionale, che consentirà l’accoglienza di tutti gli ospiti in regime convenzionato con l’Usl 3. Cioè per ora chi vorrà essere ospite della struttura che è costata circa 12 milioni, dovrà pagare il prezzo pieno che è di alcune migliaia di euro.
«Ambienti comuni ampi e luminosi, come la sala da pranzo, il soggiorno, il bagno attrezzato, la stanza sensoriale, la palestra, la sala polivalente, il giardino, la reception e la sala culto – conclude il presidente Dalla Bella – sono stati realizzati per garantire una vita sociale attiva, oltre che adeguati servizi sanitari. Anche le camere da letto, sono dotate di ogni comodità. Cioè con televisione, wi-fi e dispositivi a chiamata individuale. La Cooperativa Socioculturale con questa nuova importante apertura, che ha necessitato di circa 5 anni di lavori, rafforza il suo impegno nei confronti del territorio veneziano e soprattutto delle famiglie e persone bisognose di cure, con la certezza che la qualità della vita è sempre più strettamente legata alla qualità dei servizi erogati
». (a. ab.)
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