Cartelli contro la droga alla stazione dei treni Iniziativa delle mamme
SAN DONÀ
Cartelli alla stazione dei treni contro la droga e lo spaccio. Ad affiggerli, Lucia Camata e altre mamme e nonne che già si erano sollevate con le ramazze nella zona di via Baron. Ieri all’alba sono ritornate davanti alla stazione dei treni, questa volte per affiggere dei cartelli inequivocabili: “Basta spaccio di droga”.
“Più volte ho denunciato il degrado scandaloso nella zona della stazione ferroviaria con immagini emblematiche», dice Lucia Camata, «il sottopasso ferroviario e ora via del Perer è zona dei pusher nigeriani, tunisini, marocchini per cui, purtroppo, è consigliabile non attraversare per evitare spiacevoli incontri, per non parlare dei rischi igienici che corriamo andando nei bagni della stazione. È stato chiuso con una grata un accesso al sottopasso, quello che si trova davanti al cosiddetto Dopolavoro ferroviario. Bene, anche se ovviamente questi individui si ritrovano in altri punti del sottopasso, in via del Perer e al parco Benjamin. Vanno fermati».
«Vogliamo, inoltre, parlare delle brutte frequentazioni», continua Camata, «e già nel primo pomeriggio, in zona via Ancillotto?», si chiede, «è da tempo che denunciamo e chiediamo di intervenire. Queste situazioni hanno acuito ancor di più il contesto riguardante la sicurezza pubblica. Un primato vergognoso, inaccettabile, preoccupante quello dei decessi nel Veneto legati alla droga, di cui due di questi nella nostra San Donà».
«Sono mesi e mesi che urlo la mia, nostra paura per una zona, quella della stazione ferroviaria», prosegue, «dove l’ordinario è scomparso e dove la normalità di un tempo senza spaccio sembra appartenere a un passato che non tornerà più» . Tra i cartelli comparsi ieri mattina, quello contro lo spaccio è stato il più eloquente e ha risvegliato le coscienze dei cittadini che da tempo si lamentano. —
G.Ca.
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