Carpinetti: «Un premio alla badante»

Mira. La ragazza ha salvato due anziani da una sicura rapina. Il sindaco oggi la incontra: «Non va espulsa, merita di restare in Italia»
MIRA. «Ad Angela Zamev, la badante moldava che ha salvato gli anziani a Mira Porte dall'aggressione di 4 rapinatori, bisognerebbe dare un premio. Non certo l'espulsione. Questa mattina la incontrerò per ringraziarla pubblicamente per quello che ha fatto. L'attuale legge dovrebbe essere rivista». Il sindaco di Mira, Michele Carpinetti, parla forte e chiaro dopo l'episodio che ha visto coinvolta la giovane donna dell'Est. In favore della moldava si mobilitano anche le associazioni di volontariato.


Il fatto è capitato domenica mattina quando in via Sambruson a Porto Menai di Mira Angela Zamev, moldava di 28 anni, è riuscita a bloccare un gruppo di rapinatori dell'Est che avevano aggredito degli anziani non autosufficienti nella località mirese. Grazie all'azione della badante i delinquenti se ne sono andati a mani vuote, ma per la moldava nessun premio: espuslione immediato per il suo paese. I carabinieri stanno ancora indagando ma una cosa è certa: smentiscono nel modo più categorico che la donna fosse complice dei rapinatori. I militari della Compagnia di Mestre, infatti, stanno cercando di risalire ai malviventi grazie al rinvenimento di una Fiat Panda blu trovata dopo il colpo.


«A Mira - spiega il primo cittadino - vivono ormai centinaia di stranieri. Molti di loro da anni si sono integrati nel nostro territorio. Nel caso di Angela si tratta poi di un lavoro, quello della badante, socialmente utile e che dà sollievo a tante famiglie che devono prendersi cura degli anziani non autosufficienti. Questa donna per aver fatto un gesto encomiabile, dal punto di vista civico, verrà espulsa e dovrà tornare a casa senza un lavoro. In questo caso la legge ha dimostrato tutta la sua arretratezza. Per meriti civici la permanenza dovrebbe essere assicurata nel territorio italiano e la regolarizzazione dovrebbe diventare automatica. Incontrerò la moldava domani mattina».


Anche le associazioni del territorio e gli esponenti politici si mobilitano. «Cercheremo - spiega Emanuele Congia, responsabile di zona della Caritas - di parlare con degli imprenditori per regolarizzare se possibile la situazione di Angela Zamev. Daremo anche sostegno legale se necessario». La questione degli immigrati e dei loro diritti arriverà anche nel prossimo consiglio comunale. «Chiederò - spiega il consigliere delegato alla pace e ai diritti umani Francesco Vendramin - che il Consiglio prenda una posizione ufficiale su un caso del genere e anche indichi delle direttive precise in materia di immigrazione».
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