Carnevale a Venezia, boom di lavoro nero e merce falsa

Decine di dipendenti irregolari nei bar e ristoranti. Sequestrati 500 mila prodotti contraffatti, scoperte locazioni abusive
Eugenio Pendolini

Non c’è Carnevale senza maxi sequestri di mascherine contraffatte, costumi irregolari, feste abusive. E lavoro nero. Decine di dipendenti non in regola nei bar e nei locali veneziani e dell’intero territorio comunale. Quasi 500 mila articoli carnevaleschi contraffatti. Sanzioni per decine e decine di migliaia di euro.

È il bilancio degli ultimi dieci giorni stilato dalla Guardia di Finanza di Venezia, in collaborazione con la Polizia Locale, l’Ispettorato del Lavoro, i Vigili del Fuoco e la Siae di Venezia. Se è vero che, contrariamente agli anni scorsi, non sono state segnalate feste abusive negli ultimi giorni, è un fatto che le decine e decine di controlli hanno portato a galla diverse violazioni in materia di lavoro.

Infatti, le Fiamme Gialle, nel verificare la regolarità dei lavoratori impiegati e la tracciabilità dei metodi di pagamento utilizzati per corrispondere gli stipendi, hanno identificato decine di lavoratori e addetti, oltre a vari operatori economici, tra ditte individuali e società, individuando, presso le manifestazioni controllate, 11 lavoratori completamente in nero.

Al riguardo, sono in corso controlli fiscali su associazioni culturali coinvolte nell’organizzazione di diversi eventi controllati, per verificare la regolarità fiscale. Ventinove, invece, i lavoratori irregolari scoperti presso bar, ristoranti, pizzerie e minimarket: 2 di questi risultavano, peraltro, percettori di indennità di disoccupazione.

Ben 101 violazioni, pari al 60% dei controlli totali, quanto al rilascio della ricevuta fiscale, in gran parte concentrate nel centro storico veneziano: si tratta, per lo più, di bar, negozi di souvenir, attività di ristorazione. In quattro casi è stata proposta all’Agenzia delle Entrate la sospensione temporanea dell’attività commerciale perché nei confronti di queste attività, nel corso dell’ultimo quinquennio, sono state constatate quattro violazioni della medesima specie.

Scovate anche sei strutture ricettive completamente abusive (sulle 68 controllate), altre 2 strutture sono state sanzionate poiché hanno dichiarato una capacità ricettiva inferiore a quella effettivamente riscontrata durante l’accesso, mentre per 39 sono emerse varie violazioni amministrative. Per altre 7 strutture, inoltre, è stato constatato l’omesso versamento dell’imposta di soggiorno nonché l’omessa presentazione della dichiarazione di redditi non dichiarati per oltre 50 mila euro.

Quanto alla merce in vendita, gli interventi eseguiti negli ultimi giorni (una quindicina, tra Venezia, Mestre, Riviera del Brenta e Chioggia) hanno portato al sequestro di oltre 250 mila articoli di carnevale irregolari, che si sommano ai 182 mila prodotti non sicuri sequestrati la settimana scorsa e agli oltre 50 mila sequestrati nella giornata di due giorni fa, per un totale di oltre 482 mila prodotti, principalmente maschere e costumi di carnevale.

Anche la componente aeronavale del Corpo ha intensificato le attività di competenza, eseguendo, nel periodo di Carnevale, 22 controlli di polizia marittima ed esercizio abusivo del trasporto non di linea. Le attività sono in parte in corso e non sono state individuate, ad oggi, irregolarità.

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