«Cari Gesù e Babbo Natale portate un po' d'aria pulita e lavoro per il mio papà»

Finalmente arriva Babbo Natale Sotto bimbi scrivono le letterine
Natale, rieccolo. Atteso e desiderato è la festa della famiglia. Ma i veri protagonisti sono i bambini. Hanno scritto con passione letterine o poesie a Babbo Natale e a Gesù Bambino. La sicurezza dei piccoli sbalordisce gli adulti, anche la loro determinazione. Le richieste non conoscono confini, come la pace e i regali «per tutti i bimbi delle terre povere e lontane dall'Africa al Brasile, dall'Afghanistan ad Haiti».
In numerosi chiedono che Natale non duri un giorno solo. Si rivolgono ai loro «miti» per «qualcosa di molto speciale». Così scrivono Gianmarco e Marco, 9 anni, della scuola primaria Collodi di Tessera: «E' arrivato il Natale con i suoi alti e bassi, con i suoi lunghi passi, non contano i regali, quanto l'amore dei familiari». Le insegnanti Rita Marcolin e Maria Michela Armenio spiegano: «Nei giorni scorsi abbiamo affrontato l'argomento. In classe abbiamo proposto una lettura: "Se io fossi Babbo Natale cosa regalerei ai miei genitori?". Le risposte di numerosi bambini si sono indirizzate sul denaro "per aiutare il papà e la mamma". A casa qualche genitore ha già avvertito i propri figlioletti: "Quest'anno è un momento difficile per Babbo Natale. E' un po' in crisi. Dovrà recarsi dai bimbi più sfortunati, quelli alluvionati e quelli affamati. Poi ha messo in cassa integrazione i suoi folletti e dovrà rinunciare a fare grandi doni"». «Un'alunna - dice l'insegnante Marcolin - ha lasciato grande libertà al suo Babbo Natale. Nella letterina con tanti disegnini ha scritto: "Allora portami quello che vuoi". Altri hanno chiesto libri, zaini, gormiti». Per la prima volta bambini e insegnanti della Collodi si sono recati a Jesolo a visitare il presepe di sabbia a grandezza naturale. Laura Bordignon e Adelina Uggeri, insegnanti nella classe quinta della scuola primaria Mameli di Dese, riferiscono: «Su questo versante abbiamo lavorato per oltre un mese. I bambini estendono i loro desideri intorno al mondo che li circonda. Da piccoli chiedevano giocattoli. Ora le richieste di questi studenti, la cui età va dai 9 agli 11 anni, sono diventate preoccupazioni, in particolare chiedono un ambiente sano». Le tematiche emergenti sono: l'inquinamento, il lavoro del papà, i genitori. Marco scrive: «Domani quale mondo avrò io e i miei figli? Sono solo un bambino, non ce la faccio da solo, quindi ho molta paura. Se andiamo avanti così i bambini che nasceranno avranno aria cattiva da respirare. Chiedo di vivere in un mondo pulito». A Gesù Bambino i bambini raccontano di vedere troppo spesso a casa il papà. «Questa situazione non è normale - commentano le insegnanti - Ne conosciamo i motivi. Qui la crisi economica ha colpito le famiglie. Abbiamo molti genitori in cassa integrazione. C'è anche la richiesta e l'esigenza di stare con loro. Ne parlano in continuazione». Gabriele scrive: «Fammi giocare con i miei genitori che non sono mai liberi».
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