«Capon, quante cariche hai promesso?»

Affondo di Casson (Pd-Udc): «Prima d'accordo con Todaro, poi con Malaspina»
Beniamino Boscolo Capon e Giuseppe Casson si stringono la mano Ma non mancano le accuse
Beniamino Boscolo Capon e Giuseppe Casson si stringono la mano Ma non mancano le accuse
 
CHIOGGIA.
Conto alla rovescia con inciucio. A meno quattro giorni dal turno di ballottaggio, Giuseppe Casson esibisce le prove della politica di spartizioni che sarebbe stata adottata dal suo avversario, Beniamino Boscolo. E poi annuncia: «I sondaggi ci danno in vantaggio».
 Parla anche del suo programma Casson, ma il primo argomento della discussione è caldo. «Circola in città un documento gravissimo - ha detto il candidato di Udc e Pd - che dimostra come il mio competitor abbia rotto il patto che sostiene di avere stretto con la città». Si tratta di poche righe, datate 25 marzo e firmate da Sandro Todaro e da Beniamino Boscolo Capon con Andrea Nordio e Mario Dalla Tor, nelle quali si legge che «in caso di vittoria» alla lista Todaro spetterebbero la presidenza della Fondazione Pesca, il vicesindaco e un secondo assessorato se il risultato fosse ragguardevole. «Poiché proprio ieri sera (lunedì, ndr) -affonda Casson - (e anche nel faccia a faccia in redazione alla «Nuova») durante il dibattito televisivo, alla domanda su quali sarebbero le cariche più importanti della sua giunta, Beniamino ha risposto che lui alle poltrone non ci pensa, emerge quanto meno una certa incoerenza rispetto alle prove evidenti della mera spartizione di incarichi già avvenuta all'inizio della corsa elettorale». Ma la cosa più grave, secondo Casson, sarebbe che «il Pdl pur di vincere le elezioni ha venduto quei posti ad altri, ossia alla Lega Nord di Malaspina». Appena lunedì pomeriggio, infatti, in occasione del comizio di Francesca Zaccariotto a Chioggia, Massimiliano Malaspina, dopo avere sottolineato l'agilità dell'accordo siglato con il candidato del Pdl («ci abbiamo messo quaranta minuti)), aveva annunciato che la Lega Nord avrebbe avuto il vicesindaco. «A quanti ha venduto le stesse cariche? - chiude Casson - Credo che Beniamino Boscolo abbia il dovere di dire alla città se il suo vice sarebbe della Lega Todaro o della Lega Nord». Poi l'attacco all'avversario vira sul programma.  
Tagli della Regione all'Apt.
«Sarà un impegno fermo e deciso per il Comune quello di mantenere l'Azienda di promozione turistica a Chioggia perché il lavoro che svolge è fondamentale per la città, la quale, contrariamente a quanto sostiene la Regione, ha vocazione turistica». E non manca di sottolineare come il suo avversario sia inutile portavoce delle istanze del turismo in città, visto che i suoi colleghi in Provincia e in Regione, tagliano i fondi a Chioggia.  
Centro storico.
Casson e il suo vice designato, Maurizio Salvagno, lanciano il progetto dell'isola pedonale permanente, con il progressivo svuotamento delle auto dalle calli. «Si tratta di un obiettivo da realizzarsi gradualmente insieme con il cambio di destinazione d'uso dei pianterreno degli edifici, specie in riva Vena, e accompagnato da un piano di parcheggi comodo e funzionale». I parcheggi sarebbero tre: uno, interrato, in luogo dell'attuale mercato ittico, più due silos, nei pressi della stazione e ai Saloni.  

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