Capitano dei bersaglieri scomparso da tre giorni

PORTOGRUARO. Sono state estese anche nel portogruarese, le ricerche del capitano dei bersaglieri, Salvatore Gulli, 34 anni, sparito nel nulla da mercoledì mattina. L’uomo, originario di Sciacca in provincia di Agrigento e residente a Cordignano, nel trevigiano, doveva rientrare alla caserma Leccis di Orcenico Superiore, frazione di Zoppola (Pordenone) attraversata dalla Pontebbana e ricca di postazioni militari ancora attive. Gulli, prima di legarsi a una donna di Cordignano che le ha regalato la gioia di essere padre di una bambina, frequentava moltissimo il portogruarese, dove avrebbe mantenuto alcuni contatti.
A condividere la sua foto su facebook da subito è stata una sua amica residente in una frazione di Portogruaro, che assieme ad altre persone si è messa a cercarlo sulle sponde del Lemene, purtroppo ancora senza alcun esito. L’ipotesi è che possa essersi rifugiato da qualche conoscente proprio a Portogruaro, o comunque aver pernottato per almeno due notti in una struttura ricettiva della zona. Risulta, infatti, che il capitano Gulli conosca queste zone al pari del paese in cui vive, la vittoriese Cordignano; e della provincia di Pordenone. Il segnale del suo telefonino è stato agganciato l’ultima volta poco prima delle 7 di mercoledì proprio a Zoppola; ma lui in caserma non si è presentato. Da quel momento l’apparecchio risulta spento. Gulli è svanito nel nulla. Le ricerche sono affidate ai carabinieri della compagnia di Vittorio Veneto e ai vigili del fuoco di Pordenone. La Ford Focus station wagon di colore blu del capitano, poi, non è stata ancora ritrovata. Intanto i vigili del fuoco stanno scandagliando alcuni corsi d’acqua vicino alla sua residenza e alla caserma. Negli ultimi tempi l’ufficiale era stato interessato da un cambio d’incarico. Era al comando di una compagnia composta da 120 tra ufficiali, sottufficiali e soldati. Aveva così assunto altri incarichi nella medesima caserma. Appariva strano. A incidere sul suo umore c’erano probabilmente anche questioni personali che si sono comunque sommate al cambio d’incarico. Tanto che i commilitoni hanno riferito che «era cambiato, non era più la stessa persona. Non era il solito capitano che conoscevano in caserma». Gulli negli anni alla Leccis si è infatti fatto apprezzare come un militare attento e preparato. Aveva anche partecipato a diverse missioni all’estero, In Afghanistan e in altre zone a rischio.
Rosario Padovano
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