Caorle punta anche al turismo culturale «Stagione buona»

CAORLE. Caorle esce a testa alta dalla stagione turistica 2016: le categorie tirano le somme di un’estate positiva, ma «c’è bisogno di un monito continuo per migliorare l’offerta sul mercato». L’elimi...

CAORLE. Caorle esce a testa alta dalla stagione turistica 2016: le categorie tirano le somme di un’estate positiva, ma «c’è bisogno di un monito continuo per migliorare l’offerta sul mercato». L’eliminazione delle Apt ha allungato di parecchio i tempi che permettono agli imprenditori locali di vedere l’andamento della stagione e lavorare di strategia, ma comunque, una prima panoramica generale è data dai numeri derivanti dalla tassa di soggiorno che mettono davanti ai mesi di maggio, luglio e agosto un segno positivo.

Giugno soffre anche quest’anno su tutta la costa e Caorle non è stata da meno soprattutto per il commercio che, come spiega il presidente Ascom, Corrado Sandrin, «avendo le maggiori vendite nella prima parte della stagione, ha dovuto rincorrerle con la partenza dei saldi stagionali. Va, però, ricordato che Caorle vive tutto l’anno e che anche durante i mesi invernali ci sono parecchie imprese che continuano la loro attività». Caorle non sceglie la strategia degli “sconti” di bassa stagione come altre mete vicine, ma percepisce comunque un aumento sulle presenze.

«Il nostro punto di forza rimane la diversità del luogo e l’identità locale», spiega il presidente degli albergatori, Eugenio Padovese, «dobbiamo incentivare questo, proponendo nuovi servizi di alta qualità, garantendo maggior piacevolezza per l’ospite che poi, anche se per più breve periodo, ha la voglia di ritornare nelle nostre strutture. Dobbiamo imparare ad investire di più per migliorarci perché Caorle non può certo contare su un “bel mare”. Oggi abbiamo sempre più a che fare con “ospiti viaggiatori” che non hanno solo l’ottica della balneazione».

Su questo concorda anche il presidente del Consorzio Caorle spiaggia, Riccardo Rothmuller che, per il 2016, parla di una stagione «in netto recupero, che fortunatamente ha colmato il divario accumulato nel primo sfortunato periodo. Sembra prendere corpo una progressiva tendenza dei nostri ospiti, da un lato, a preferire le strutture ricettive fronte mare o in alternativa con migliori servizi, dall’altro a preferire soggiorni brevi o addirittura giornalieri».

Gemma Canzoneri

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