Maltempo sul litorale veneto: erosione a Caorle e allarmi a Jesolo dopo vento e pioggia

Vento di scirocco e mareggiate devastano le spiagge di Caorle e Jesolo: la sabbia scompare, il mare invade le difese e arrivano tonnellate di rifiuti

Giovanni Cagnassi, Rosario Padovano
Il litorale distrutta dal maltempo
Il litorale distrutta dal maltempo

Il maltempo ha lasciato su Caorle, sul suo litorale, importanti ferite. E a Jesolo vento e pioggia hanno tenuto gli operatori con il fiato sospeso. A Caorle per la prima volta si è registrata una massiccia erosione sulla spiaggia libera di Ponente.

Il forte vento di scirocco, che si è abbattuto soprattutto nel tardo pomeriggio di martedì, ha eroso grossi quantitativi di sabbia, per la larghezza di almeno un metro e mezzo su tutta la spiaggia libera.

È un evento raro, in quanto poco distante c’è un pennello molto grande, il faro del fiume Livenza, che in teoria dovrebbe proteggere quella parte di spiaggia. In secondo luogo, inoltre, tutto il bagnasciuga è interessato dalla presenza di numerosi detriti.

Gli addetti alla spiaggia della concessionaria Caorlespiaggia – Consorzio Arenili sono costretti agli straordinari. Oltre a rimuovere tutto il legname (si parla di tonnellate di detriti) gli operai sono costretti a dividere i rifiuti, per la doverosa raccolta differenziata. «Il mare trasporta di tutto - ha spiegato il direttore del Consorzio, Ivan Carli – nei giorni scorsi abbiamo dovuto recuperare niente meno che una stufa per il riscaldamento e uno pneumatico. Sono situazioni che si presentano sempre più frequentemente».

È lotta contro il tempo: fine settimana a rischio. «Ci aspettiamo il pienone sabato e domenica in caso di bel tempo – conclude Carli – per cui interverremo sia per la pulizia che per la messa in ordine di centinaia di metri cubi di sabbia».

Dopo gli allagamenti di martedì mattina a Eraclea Paese e in centro storico a Jesolo, ora gli occhi sono puntati sulla costa. I disagi per gli allagamenti di garage e scantinati sono stati superati, anche se resta la rabbia dei residenti per le condotte fognarie inadeguate. Sulle spiagge, l’erosione è stata contenuta, e non ha compromesso il ripascimento ancora in atto soprattutto al lido est, in zona Pineta, quella maggiormente esposta alle mareggiate.

Il mare ha superato le protezioni in cemento lungo la spiaggia della Laguna del Mort verso Eraclea, ma ancora in territorio di Jesolo. Il Genio Civile dovrà intervenire radicalmente prima che il mare torni a unirsi alla laguna alle spalle della pineta. Alle foci dei fiumi Piave e Sile stanno però arrivando quintali di rifiuti dall’entroterra, soprattutto ramie arbusti, che il mare porterà a riva e che dovranno essere velocemente asportati per non creare problemi all'apertura ufficiale della stagione a metà mese.

«Non sappiamo ancora che fine abbia fatto lo studio dell’Università di Padova finanziato dalla conferenza dei sindaci del litorale», ricorda Fernando De Simone, esperto di costruzioni idrauliche, «che vede coinvolte le società olandesi. Non se ne sta più parlando e per quest'anno andremo avanti con i soliti costosi ripascimenti».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia