Camera penale, per la prima volta presidente donna

Per la prima volta presidente della Camera penale veneziana è una donna: l’avvocato Annamaria Marin, con studio a Mestre e a Padova, è stata eletta per acclamazione nei giorni scorsi dai colleghi...

Per la prima volta presidente della Camera penale veneziana è una donna: l’avvocato Annamaria Marin, con studio a Mestre e a Padova, è stata eletta per acclamazione nei giorni scorsi dai colleghi penalisti della provincia nel corso dell’assemblea tenuta a Ca’ Vendramin Calergi. Succede all’avvocato Renato Alberini, nominato presidente d’onore. Il Consiglio direttivo per il prossimo biennio è composto dagli avvocati Giorgio Bortolotto (vicepresidente), Cristiana Cagnin (tesoriere), Giovanni Coli, Claudia De Martin, Giovanni Battista Muscari Tomaioli, Augusto Palese, Umberto Pauro e Simone Vianello (segretario). Nel Collegio dei probiviri sono stati eletti gli avvocati Paolo Bovo, Giampaolo Cappelletti, Raffaele Pennino, Luigi Ravagnan ed Ettore Santin. Per il Collegio dei revisori sono stati scelti gli avvocati Marco Borella, Luca Mandro e Michela Trentin. Nell’occasione sono state consegnate anche le tradizionali facciole ai nuovi avvocati: Martina Basso, Jacopo Bollgan, Niccolò Bullo, Chiara Candiotto, Caterina Caregnato, Lia Lirussi, Elisa Emilia Nicoli, Alessia Nobile, Matilde Pasquaon, Matteo Sato e infine Lorenza Zanata.

Annamaria Marin, avvocato da 23 anni, è da sempre una penalista in prima fila per difendere i diritti fondamentali del cittadino che finisce sotto inchiesta. Anche quando si trova dietro le sbarre, visto che si è occupata a lungo delle condizioni carcerarie in cui vivono i detenuti. Ha fatto parte del Centro antiviolenza del Comune di Venezia, che difende le donne che subiscono qualsiasi tipo di violenza. Come difensore ha partecipato a importanti processi contro personaggi della malavita, ad esempio della Riviera del Brenta, ed è stata parte civile per le famiglie degli operai deceduti nel processo ai dirigenti del Petrolchimico.

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