Calcioscommesse, coinvolto (come allenatore) anche l'ex giocatore del Venezia Arturo Di Napoli

"Re Artù"  ha militato in città con Zamparini e poi nel 2010. L'inchiesta in corso riguarda dirette avversarie della squadra lagunare che potebbe  così migliorare la sua posizione in classifica.
Arturo Di Napoli quando giocava a Venezia
Arturo Di Napoli quando giocava a Venezia

VENEZIA. C'è anche un ex giocatore del Venezia, Arturo Di Napoli, coinvolto nella vasta operazione della polizia di Stato contro il calcio-scommesse. Sono oltre 70 gli indagati e 50 i fermi emessi dai magistrati di Catanzaro. Gli agenti della polizia hanno eseguito arresti e perquisizioni in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia. Le indagini della Squadra mobile di Catanzaro avrebbero accertato decine di combine di partite di calcio dei campionati in corso di Lega Pro e Serie D.

Di Napoli, famoso nel mondo del pallone come "Re Artù" ora allena una squadra a Malta. A Venezia ha giocato una prima volta, tra il 2000 e il 2002: era il Venezia di Zamparini e con quella squadra oltre a guadagnarsi una promozione in serie A, ha militato nella massima serie. Quando Zamparini lascia il Venezia si porta a Palermo anche Di Napoli. In laguna "Re Artù" torna nel 2010. È l'ultima stagione da giocatore.

È indagato come allenatore. Tra le partite finite nel mirino c'è anche Monza-Bassano. Nei guai sono finiti giocatori e dirigenti del Monza. Nessun coinvolgimento per i vicentini presieduti da Stefano Rosso, figlio dell'imprenditore Renzo Rosso che a Venezia sta finanziando il restauro del Ponte di Rialto. Le due formazioni militano nello stesso girona del Venezia Calcio: l'indagine in corso potrebbe dunque cambiare anche i risultati in classifica, a favore della squadra lagunare.

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