Ca’ Foscari, cento borse di studio a Venezia per dare la caccia ai fuori sede

VENEZIA. Ca’ Foscari, “caccia” agli studenti fuori regione anche con incentivi economici per attirarli in laguna. L’ateneo guidato ancora per qualche mese da Michele Bugliesi ha infatti stanziato 300 mila euro per l’attivazione di 100 borse di studio da 3 mila euro ciascuna che “premieranno” appunto gli studenti provenienti da regioni al di fuori del Veneto, che decideranno di iscriversi ai corsi di laurea triennale o alle lauree magistrali dell’università veneziana.
Ca’ Foscari ha già accantonato da qualche anno parte circa 2,4 milioni di euro del suo patrimonio netto non vincolato per destinarlo appunto a borse di studio rivolte a studenti internazionali e studenti residenti in Italia in una regione diversa dal Veneto a copertura delle tasse universitarie e anche dei costi di residenzialità per il solo primo anno di iscrizione.
Ora il consiglio di amministrazione ha appunto deciso di rifinanziare l’iniziativa anche per il prossimo anno accademico reso particolarmente complicato anche dall’emergenza coronavirus. Emanato pertanto il bando di assegnazione per 50 borse di studio destinate a studenti fuori regione che si iscriveranno a un corso di laurea triennale e altrettante per chi invece frequenterà un corso di laurea magistrale. Ciascuna borsa sarà corrisposta in due rate da 1500 euro; la prima dopo l’immatricolazione, che però sarà revocata se lo studente iscritto non raggiungerà almeno 24 crediti formativi entro il 30 settembre 2021.
La seconda rata da 1500 euro sarà invece erogata entro il 15 novembre 2021 se lo studente avrà conseguito almeno 48 crediti formativi entro il 30 settembre dello stesso anno. Chi in sostanza non dimostrerà di meritare la borsa di studio la perderà in corso d’opera.
Per tutti i richiedenti le borse di studio verranno stilate due graduatorie per l’assegnazione delle borse di studio – una per gli scritti alle lauree triennali e l’altra per quelli delle lauree magistrali – e ai fini del punteggio conterà per il 40% il voto riportati all’esame di Stato o alla laurea di primo livello e per il 60% la distanza della regione di residenza rispetto al Veneto. Tanto più distanti si è e tanto più si verrà avvantaggiati in graduatoria. Sui 60 punti su 100 assegnati per la distanza delle residenze degli studenti, solo 20 toccheranno a chi arriva da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Trentino Alto Adige. Avranno 40 punti gli iscritti in arrivo da Liguria, Marche, Piemonte e Toscana.
Faranno invece il “pieno” di 60 punti gli studenti che arriveranno da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta.
A parità di punteggi per l’ottenimento delle borse di studio, si darà la precedenza allo studente con il valore Isee (l’Indicatore della situazione economica equivalente) valevole per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario di importo più basso. Altrimenti, se non bastasse, saranno favoriti gli studenti più giovani. —
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