Ca' Foscari, avanti tutta su San Giobbe
Carraro annuncia il completamento del campus di Economia e lo sblocco delle residenze studentesche fermate dalla Salvaguardia

L’università a San Giobbe
VENEZIA.
Ca' Foscari, avanti tutta su San Giobbe, sia con il completamento del polo di Economia, sia con la realizzazione del contestato centro per la residenza studentesca fermato qualche mese fa dalla Commissione di Salvaguardia. Lo annuncia - direttamente dal suo blog - il rettore Carlo Carraro, che annuncia come l'ateneo abbia trovato le risorse per completare il campu di Economia a San Giobbe, grazie ad alcuni avanzi di bilancio e all'attivazione di un mutuo già richiesto da tempo. «Il progetto edilizio - dichiara Carraro - prevede l'integrale rifacimento dell'area ex Mulini Passuello, adiacente alla Biblioteca, per un quadro economico generale complessivamente stimato in 14 milioni e mezzo di euro. Il progetto prevede il potenziamento della biblioteca, la realizzazione di aule studio per gli studenti, di studi per i docenti e ricercatori», ospitando interamente a San Giobbe i Dipartimenti di Economia e Management. Saranno anche realizzate due nuove grandi aule con l'appalto dei lavori previsto per fine anno, per terminare nel 2014. Ma, annuncia, Carraro, si procederà anche con il centro per la residenza universitaria da 200 posti-letti nell'area degli ex cantieri Oscar per un intervento che ha un costo previsto di 21 milioni di euro. E se il progetto definutivo, a luglio, era stato appunto stoppato dalla Salvaguardia perché Ca' Foscari non aveva rispettato le prescrizioni già segnalate all'atto dell'approvazione del progetto preliminare. «Il percorso autorizzativo del progetto definitivo - annuncia Carraro - proseguirà col Comune di Venezia, che si è impegnato a rilasciare i permessi necessari ventro 60 giorni, previa verifica della conformità dei progetti alle prescrizioni già formulate dalla Commissione di Salvaguardia e recepite dal Consiglio comunale in sede di approvazione del progetto preliminare. Conformità che abbiamo già provveduto a realizzare». La Salvaguardia aveva denunciato il forte aumento delle volumetrie dell'intervento, il mancato allargamento della fondamenta e il pericoloso allargamento al sottosuolo, per circa 700 metri quadri, della caffetteria.
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