Bus, FdI affonda la giunta di Chioggia: «Non sa pianificare»

Nichetto contesta l’eccessiva fiducia nelle App per il trasporto

E sull’ex Siamic, area ex Reduci e mercato ittico: nulla è pronto

Elisabetta B. Anzoletti
Ub bus di Arriva Veneto al capolinea di piazzale Europa
Ub bus di Arriva Veneto al capolinea di piazzale Europa

Prime critiche al nuovo servizio di trasporto pubblico locale che debutterà dal primo gennaio.

Il piano di riassetto del Tpl, che dal 2025 passerà per due anni alla gestione di Arriva Veneto in attesa della gara europea, presentato in commissione, ha già provocato forti perplessità nell’opposizione.

FdI ha fortemente criticato la scelta di prevedere per un gran numero di corse il servizio a chiamata, tramite app.

Il nuovo servizio di Tpl infatti prevede un grosso incremento nel chilometraggio annuo ipotetico, che passa dagli attuali 385 mila garantiti da Actv a 818 mila, per un terzo però coperti con il servizio a chiamata.

 

«Come in molti altri settori, anche per il Tpl, questa amministrazione pecca nella pianificazione», sostiene il consigliere di FdI, Luigi Nicchetto, «nell’ultimo periodo ci sono stati molti disservizi per la mancata programmazione e per il poco peso nei tavoli che contano di Actv. Ora la giunta Armelao pensa di risolvere il problema del trasporto urbano con i bus a chiamata. Ma una 90enne ha la capacità di usare un’app del telefonino per prenotarsi il bus per andare a fare una visita in ospedale? Questo è il target di persone che usano i mezzi pubblici».

Le critiche al bilancio di FdI non si sono soffermate solo sul Tpl.

«Forse per smuovere l’inerzia della giunta, dovremmo trovare degli ultras, vista la velocità per i lavori allo stadio», ironizza Nicchetto, «Sull’Urbanistica: a fine 2023 per il Pat si individuavano in due mesi i tempi per portare il piano in commissione e in Consiglio, ma a oggi nulla è pronto; il Piano per gli ex Reduci è da rifare e quello dei Ghezzi non ha superato il vaglio della Soprintendenza e dovrà essere rivisto. Sull’Edilizia si era votata una convenzione dove in cambio della costruzione di appartamenti all’ex Siamic si doveva riqualificare piazzale Europa e spostare il capolinea dei bus, ma è tutto come prima. Per il mercato ittico è stato lanciato in pompa magna un piano di indirizzo che non ha contenuti amministrativi eseguibili, ma disegna una cornice che deve essere sviluppata da provvedimenti e quindi rimane fumo sugli occhi. Sul Sociale in commissione abbiamo scoperto che il Servizio di assistenza domiciliare, in scadenza al 31 dicembre, dovrà essere prorogato di sei mesi perché la Città metropolitana ha procedure lunghe per il bando… Insomma l’amministrazione poteva stupirci con effetti speciali, ma l'unico è stato la sparizione delle luminarie nella rotatoria di viale Mediterraneo, segno evidente di una città allo sbando, dove serve la videosorveglianza».

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