Bus Actv, ecco le modifiche alle linee

Vertice Comune-azienda di trasporto per valutare la riorganizzazione: da rivedere la 3, la 10 e le nuove circolari
Di Mitia Chiarin

La linea 3, la linea 10 ma anche le nuove due circolari per l’ospedale dell’Angelo, le 31H e 32H, saranno soggette a modifiche, anche di tracciato, dopo una serie di verifiche che Actv e Avm avvieranno subito dopo la fine del Carnevale.

«È evidente, dai primi dati che abbiamo discusso con i tecnici dell’azienda di trasporto, che ci sono delle questioni da rivedere e sistemare e cercheremo di farlo con dati alla mano», annuncia l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, reduce martedì pomeriggio da una lunga riunione tecnica, la prima che ha valutato la bontà della riorganizzazione delle linee urbane del trasporto pubblico modificate dal 9 gennaio scorso. In queste settimane sono fioccate lamentele, qualche ringraziamento, varie segnalazioni ma soprattutto petizioni di protesta. Ma l’assessore della giunta fucsia mette subito le mani avanti: «Le petizioni sono inutili, non possiamo lasciarci influenzare da una raccolta di firme, sia chiaro. La verifica deve basarsi su dati oggettivi e in alcuni casi abbiamo compreso che ci sono interventi da rivedere», precisa Boraso con un tono critico, in particolare con il consigliere municipale Alessandro Baglioni (Pd) di Favaro, Municipalità dove si sono mobilitati i cittadini con petizioni e proteste anche per le modifiche al 9 che oggi fa capolinea, spesso vuoto, in via Tevere.

Certo è che ci sono linee da rivedere. Come la linea 3 che da Villabona passa per via Piave e collega all’ospedale dell’Angelo, fermandosi però alla stazione Sfmr e non nel piazzale del nosocomio. Prima questione, questa, da modificare. «La linea 3 dall’attivazione ha avuto grandi ripercussioni negative», ammette l’assessore. «E anche la linea 10 è da rivedere così come le circolari per l’ospedale che non toccano più varie parti della città. Questo non significa però che possano essere reintrodotte le linee H1 e H2. Per esempio alla Gazzera abbiamo riscontrato, anche dalla segnalazione diretta di utenti, che la linea 10 non ha una coincidenza efficace con la linea 45 che porta all’ospedale. Stiamo valutando i dati di utilizzo ma ascoltiamo anche la gente. E nel giro, speriamo, di 30-40 giorni pensiamo di poter annunciare le modifiche a queste linee». Sotto esame, ovviamente, anche l’interscambio di Cialdini, mai apprezzato dall’utenza e privo di indicazioni per capire in fretta come muoversi tra le fermate.Per le nuove linee notturne (N3, N4 e N5), invece, spiega Boraso, «ci sono ottimi riscontri nell’utilizzo fino alla mezzanotte. Poi l’utilizzo diventa scarso. Per ora non si cambia nulla. Valuteremo più avanti ma questa amministrazione non può permettersi autobus che di notte girano vuoti. E posso dire che il collegamento con navetta dal Terraglio, attraverso le vie Ca’ Lin e Gatta fino all’ospedale è per me una vera delusione: l’utilizzo è scarsissimo da parte dei cittadini. Mentre dai rappresentanti municipali questa linea era stata invocata come necessaria», conclude Boraso. Il direttore generale di Avm Giovanni Seno precisa: «Le rilevazioni partiranno dopo Carnevale. Qualunque eventuale modifica sarà fatta sulla base di dati oggettivi e non sulle risultanze di petizioni e riunioni di quartiere. Trasportiamo 180 mila persone al giorno e abbiamo il dovere di preoccuparci del bene di tutti i passeggeri e non di richieste egoistiche di alcuni».

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