Burlesque, spettacolo cancellato
Musile. Le donne del corso: «Una censura indegna»

Cher nel film «Burlesque»
MUSILE.
Spettacolo cancellato, ha destato troppo scandalo. Addio al Burlesque, sensuale esibizione di un gruppo di donne appassionate di Musile che dovevano esibirsi domenica sera in occasione di una manifestazione in piazza organizzata dalle associazioni locali e dal volontariato. Il maltempo alla fine ha costretto gli organizzatori a rinviare tutto, ma resta il fatto che lo spettacolo era saltato. Da qualche mese a Musile esiste un corso di burlesque, un ballo sensuale a suon di musica nato in America negli anni 30 e che terminava, nella versione integrale, con uno spogliarello. Oggi è tornato di gran moda, seppure in versione più soft e senza spogliarello nella maggior parte dei casi, con balli sinuosi, boa di struzzo, ventagli. Nulla di spinto, a maggior ragione per la serata in piazza quando le corsiste si sarebbero limitate a qualche ballo di grande effetto, restando ovviamente vestite. Ma il gossip e l'insistente chiacchiericcio dei giorni precedenti ha convinto tutti ad eliminare eliminareil burlesque dalla scaletta. Le corsiste di Musile sono indignate. «Siamo offese dalla censura subita - spiegano - e siamo noi a gridare allo scandalo. Non siamo nel medioevo e per favore non chiamateci spogliarelliste. Ci sono solo calze a rete, boa, guanti lunghi che comunque non dovrebbero sparire dal guardaroba di ogni donna. Passi di danza e non cosce al vento. Ventagli giganti e sensualità divertita che non ispirano certo vergogna o volgarità. Se qualcuno si deve vergognare è tra coloro che si sono permessi di giudicare senza sapere, vedere, mettendo in dubbio la nostra moralità. Hanno alzato un polverone di malizia che è solo nelle loro teste. Non siamo state accettate e non ci esibiremo molto dispiaciute per i nostri sostenitori». «Il burlesque - concludono - celebra la femminilità con una danza, la donna burlesque desidera superare l'ossessione della perfezione fisica ricordandoci che la seduzione è molto più di un canone estetico, perché noi sappiamo prenderci in giro. Si informino e non lo chiamino spogliarello». (g.ca.)
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