“Buongiorno Bosnia” un libro per riflettere

MARGHERA. Un libro per riflettere sulla questione bosniaca, a 17 anni dalla fine della guerra che portò alla dissoluzione della Jugoslavia. Domani, mercoledì 19, a Marghera presso il centro sociale Rivolta, ci sarà la presentazione del libro “Buongiorno Bosnia, dobardan Venecija”.
All’incontro prenderanno parte Riccardo Bottazzo curatore della raccolta di saggi, Gianfranco Bettin assessore alla Pace del Comune ed autore della prefazione del libro, Zijo Ribi testimone della guerra, Marko Urukalo di Global Project ed Andrea Rizza della fondazione “Alex Langer”.
«Come si ricorda in questo libro» scrive Bettin nella prefazione, «un giorno di maggio del 1994 Venezia si gemellò con Sarajevo, con atto solenne, con una cerimonia nella sala consiliare di Ca’ Farsetti a Rialto e poi con un concerto al teatro Goldoni di Kemal Monteno, l’autore di “Sarajevo Ljubavi Moja” (“Sarajevo amore mio”) che fu cantata da tutti in quella domenica come veniva cantata a Sarajevo. Sarajevo era ancora sotto assedio, allora, e il gemellaggio sanciva una vera amicizia nata nel fuoco di quella storia e fatta di continue missioni nella città aggredita, di aiuti inviati e di appelli a non lasciarla sola che Venezia rilanciava a tutto il mondo e in primis alla comunità europea e alle sue istituzioni. A Venezia ospitavamo spesso autorità di Sarajevo, quando riuscivano a rompere o ad aggirare l’accerchiamento. Esattamente come facevamo noi per entrarvi, nel Natale del ’94 con l’allora sindaco Massimo Cacciari».
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