Bufera per le nuove regole Imob

Polemico Bonzio, Boraso minaccia querele
I tornelli al pontile di Burano
I tornelli al pontile di Burano
 Bufera sulle nuove regole imposte da Actv con l'obbligo di vidimare gli abbonamenti ogni volta che si sale in vaporetto. Accuse bipartizan ieri in Consiglio comunale a un provvedimento che «crea disagi soltanto a studenti e lavoratori, senza incidere sull'evasione reale». «Io andrò da un avvocato, e le sanzioni non le pago», tuona Renato Boraso del Pdl, «questi dirigenti è ora che vadano a casa». Tutto è cominciato quando il presidente Roberto Turetta ha aperto i lavori con un avviso: «Vi ricordo che dal primo aprile avete l'obbligo di bippare i vostri abbonamenti prima di salire a bordo». Fuoco di fila dalle opposizioni. «Non si possono penalizzare sempre i cittadini», dice Cesare Campa del Pdl, che ha presentato un'interrogazione al sindaco Orsoni, «e scaricare sugli utenti tutti i problemi dell'azienda». Dubbi anche da Pino Toso (Pd), che annuncia proposte di modifica. «Se proprio devono, le macchinette le mettano a bordo, non a terra, come succede nei bus». Perplessità soprattutto sull'obbligo imposto invocando una legge regionale, di vidimare anche gli abbonamenti con il tagliando in regola. «Ve lo immaginate cosa succede nelle ore di punta, quando la gente ha fretta per non perdere il vaporetto?». Ma Vela e Actv insistono. Fino a ieri nessun manifesto avvertiva del cambiamento, né il sito Internet dell'azienda. «Nostro obiettivo è mettere i tornelli dappertutto, come nella metropolitana di Milano», dicono il presidente Sandro Moro e il direttore Vincenzo Monaco. E pensano anche a un incentivo, premi estratti a sorte tra coloro che saranno definiti «utenti virtuosi». Ma la protesta monta. Ieri a Ca' Loredan si è anche sparsa la voce che l'azienda avrebbe in animo di avviare la cassa integrazione per i lavoratori. «Questo è grave», sbotta Sebastiano Bonzio, consigliere della sinistra e delegato del sindaco ai problemi del lavoro, «non si possono scaricare tutti i problemi dell'azienda sugli utenti e sui lavoratori. Ho chiesto la convocazione urgente di presidente e direttore in commissione. Vogliamo spiegazioni, in caso contrario siamo pronti a chiedere le dimissioni dell'attuale dirigenza». Actv ancora nella bufera, dunque. Nei giorni scorsi le accuse dei pendolari delle isole, ripresi dal consigliere del Pd Davide Tagliapietra, per gli scarsi servizi garantiti ai residenti. (a.v.)

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